TORINO. “Arrivano i Paparazzi! – Fotografi e divi dalla Dolce Vita a oggi”. E’ questo il titolo della nuova mostra a Camera Centro Italiano per la Fotografia, in mostra dal 13 settembre al 7 gennaio, per documentare, con un taglio originale e con molte immagini mai esposte in precedenza, la lunga, vitale stagione dei “Paparazzi”.

 

Tazio Secchiaroli, Anthony Steel si scaglia contro i fotografi. Roma, Agosto 1958. © Tazio Secchiaroli/David Secchiaroli
Tazio Secchiaroli, Anthony Steel si scaglia contro i fotografi. Roma, Agosto 1958. © Tazio Secchiaroli/David Secchiaroli

 

Fotografati i i ricchi e famosi, e anche quelli che avrebbero voluto esserlo, anticipa il direttore Walter Guadagnini. “C’è la Via Veneto degli anni Sessanta, con la sua incredibile fauna, ma ci sono anche figure come Brigitte Bardot, Jackie Kennedy Onassis, Lady D, Silvio Berlusconi, paparazzati in situazioni private che, forse, avrebbero preferito non veder ‘messe in piazza’”.

 

Elio Sorci, Walter Chiari e Tazio Secchiaroli, Roma, 1958. ©Tazio Secchiaroli/David Secchiaroli
Elio Sorci, Walter Chiari e Tazio Secchiaroli, Roma, 1958. ©Tazio Secchiaroli/David Secchiaroli

 

L’esposizione si concentra su un particolare fenomeno che ha assunto un ruolo fondamentale nell’intera storia della fotografia italiana e internazionale, investigandone le origini dagli anni Cinquanta fino agli sviluppi nell’immaginario contemporaneo. Si tratta di un peculiare percorso visivo sulla pratica della cosiddetta fotografia rubata, attraverso cui è possibile ricostruire momenti storici e fenomeni di costume, in una continua riflessione sui ruoli e le funzioni della fotografia.

 

 

Agenzia Dufoto, Stefania Sandrelli. Roma, primi anni ‘60
Agenzia Dufoto, Stefania Sandrelli. Roma, primi anni ‘60

 

L’esposizione prende avvio con la stagione dei Paparazzi, fenomeno esploso a Roma nella seconda metà degli anni Cinquanta e legato soprattutto al mondo del cinema. È questo il cuore dell’esposizione, in cui sono raccolte numerose immagini dei grandi protagonisti dell’epoca, fra cui Tazio Secchiaroli, Marcello Geppetti, Elio Sorci, Lino Nanni, Ezio Vitale e altri ancora.

Qui, attraverso un’ampia selezione di stampe in gran parte d’epoca, si ricostruisce il clima visivo e culturale nel quale queste immagini sono nate e hanno circolato, con particolare attenzione nei confronti delle riviste, allora veicolo di informazione primario.

Il contesto privilegiato è quello della famosa Roma di via Veneto e della Dolce Vita, che rinasce nelle prime sale di Camera, permettendo un’immersione nella società e nel costume di quegli anni attraverso, alcune fotografie ormai divenute icone e altre riscoperte e riunite per questa occasione.

 

Jacqueline Kennedy Onassis and Ron Galella on Madison Avenue, New York. October 7, 1971. ©Ron Galella
Jacqueline Kennedy Onassis and Ron Galella on Madison Avenue, New York. October 7, 1971. ©Ron Galella

 

Sfilano sotto gli occhi del pubblico i protagonisti di quella indimenticabile stagione, da Anita Ekberg ad Ava Gardner, da Michelangelo Antonioni a Federico Fellini, da Walter Chiari a Richard Burton e Liz Taylor, per non citare che i più noti.

La mostra non si ferma a questa rievocazione, ma procede negli anni successivi con tematiche rinnovate in seguito ai mutamenti della società e degli stessi mezzi d’informazione. Compaiono sulla scena altri personaggi, le situazioni si fanno più scabrose, il gusto della sorpresa e dell’assalto che caratterizzava i Paparazzi si trasforma in uno sguardo da lontano, più voyeuristico. Esemplari sono a questo proposito due vicende.

La prima è quella di Jackie Kennedy (poi Onassis), autentica icona della stampa di costume e scandalistica. Negli anni Sessanta il suo volto è immortalato in alcuni scatti di Ron Galella mentre passeggia tranquillamente e inavvertita per le vie della città, ma nel decennio successivo diventa preda di una serie di servizi che la mostrano senza veli, in situazioni private, creando così un caso internazionale. La celebre sequenza di Settimio Garritano che la ritrae nuda mentre prende il sole in vacanza, pubblicata sulle riviste per soli uomini, diventa un caso internazionale. Successivamente un ruolo analogo tocca a Lady Diana: anche la sua storia è strettamente legata a quella dei “ladri di immagini”, che seguono ogni momento della sua vita, dal fidanzamento con Carlo alle ispezioni nei campi minati della ex-Jugoslavia, fino a pochi istanti prima della sua morte. “Il cambiamento radicale nella comunicazione avvenuto con l’avvento del digitale muta ancora una volta il panorama di questo “genere”; allo stesso tempo si modificano anche i soggetti sul palcoscenico della realtà, poiché non sono più tanto gli attori a catalizzare l’attenzione dei fotografi, ma le figure del potere, politico e non solo”, chiosa Francesco Zanot che con Guadagnini cura la mostra.

 

Ellen von Unwerth, Kate Moss and David Bowie, 2003 © Ellen von Unwerth
Ellen von Unwerth, Kate Moss and David Bowie, 2003 © Ellen von Unwerth

 

 

Arrivano i Paparazzi! è inoltre punteggiata dai lavori di alcuni autori contemporanei che hanno preso spunto dall’immaginario dei Paparazzi e riflettuto sulla loro pratica, portandola al confine tra finzione e realtà.

Il mondo della moda, spesso bersaglio delle “paparazzate”, si è appropriato di questo linguaggio con le immagini della grande fotografa Ellen von Unwerth, che hanno come protagonisti le star del nostro tempo, da David Bowie a Kate Moss a Monica Bellucci, e che unisce l’ironia della citazione alla esplicitazione di uno sguardo al femminile, trasformando la vittima in protagonista.

 

Alison Jackson, Marilyn and JFK Through Shutters © Alison Jackson
Alison Jackson, Marilyn and JFK Through Shutters © Alison Jackson

 
L’inglese Alison Jackson ha realizzato alcune immagini nelle quali sono ricostruiti scatti apparentemente rubati a personaggi celebri come Marilyn Monroe e la stessa Lady Diana, in un gioco di inganni e specchi che lascia lo spettatore stupito, interdetto e divertito.

La mostra si conclude con un ampio progetto di Armin Linke, tra i protagonisti della fotografia contemporanea, che ha lavorato sull’archivio di Corrado Calvo, moderno paparazzo reso celebre dalle sue istantanee sulle vacanze di Berlusconi: un lavoro, quello di Linke, che riflette anche sui temi dell’archivio e del senso di una professione e di un atteggiamento così controverso e affascinante.

 

 

Arrivano i Paparazzi!
Dove: Camera, centro italiano per la fotografia, via delle Rosine 18, Torino
Quando: dal 13 settembre 2017 al 7 gennaio 2018

Orari: Lunedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 11 alle 19. Giovedì dalle 11 alle 21. Chiuso il martedì.

Ingresso: Intero € 10; ridotto € 6; gratuito per bambini fino a 12 anni

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