CORIGLIANO CALABRO (CS). Proseguiranno fino al 30 settembre le mostre del “Festival Corigliano Calabro Fotografia 2016_Pagine di Fotogiornalismo” organizzato dall’associazione Corigliano per la Fotografia BFI, con la direzione artistica di Gaetano Gianzi e con il patrocinio della Regione Calabria, della Città di Corigliano Calabro, del Castello di Corigliano Calabro e della FIAF Federazione Italiana Associazione Fotografiche.

In mostra, nelle sale del Castello Ducale, le fotografie di Massimo Mastrorillo, Luigi Baldelli, Valerio Bispuri, Monika Bulaj, Matteo Buonomo, Fausto Giaccone, Regina De Luca, Ilaria Abbiento, Salvatore Luzzi. 

 

 

“Quest’anno il festival di CoriglianoCalabroFotografia vedrà nomi di rilievo, in cui Massimo Mastrorillo racconta il territorio, costruendo le sue immagini di un’apparente surreale saggezza, radicata nell’atavica tradizione popolare calabrese. La somma del più e il meno, contravvenendo all’insegnamento di Pitagora, per il quale ogni aspetto della vita aveva il suo valore. Fausto Giaccone, testimone della rivoluzione portoghese, e testimone del tempo, ferma quest’ultimo nelle immagini di una Calabria, dove il cammino era il solo mezzo per raggiungere gli spazi sospesi, e gelosamente custodite nell’emulsione della pellicola, anch’essa parte di quel tempo che fu. Valerio Bispuri, con la sua ricerca durata negli anni in quel Sud America, racconta di emigrati, soprattutto calabresi, che già dopo l’Unità d’Italia si sono visti costretti ad abbandonare le terre natie, diretti verso quel Nuovo Mondo, portando con loro le tradizioni, per mai più tornare nelle terre dei padri. Luigi Baldelli, lontano da qui, ma non tanto, e quel suo essere lontano, è parte di tutto ciò in cui il quotidiano fa ormai parte della nostra vita, proprio perché gli occhi di Luigi ci rendono partecipi al dolore dei tanti, i nostri simili, con quella sua fotografia, schietta e veritiera. Ilaria Abbiento, con la scatola di nonna Maria, ci racconta attraverso quella poesia della vita la corrispondenza in cui, in trepidante attesa, se ne attendeva l’arrivo, per poi immergersi nelle frasi, che oggi, meno poeticamente, vengono trasmesse attraverso le fredde tecnologie. Matteo Buonomo, il vivere in Deshepe, nella lontana Georgia, una volta parte di quell’Impero Sovietico dissolto, e con la sua dissoluzione le guerre che hanno indotto migliaia di profughi a trovare rifugio altrove, nei tanti campi profughi della storia moderna. Salvatore Luzzi rappresenta la sua Calabria attraverso un ineguagliabile paesaggio e ci porta in quel concetto dell’immagine fotografica, in cui induce, per noi che osserviamo, a che lo spirito si riconcilia con il cuore. Regina De Luca ha, nel suo essere partenopea, la dedizione del racconto, in cui l’allegria è mista alla malinconia, e il suo reportage sul piccolo villaggio del Rocio in Spagna celebra fra canti e balli le preghiere di tutta la notte, per la festa della Pentecoste. Di Monika Bulaj è per me riduttivo esprimerne la sua vasta biografia. Non c’è luogo che lei non abbia raccontato attraverso le immagini realizzate nei tanti Paesi, Medio Oriente, Europa, Asia, Africa, viaggiando attraverso l’Afghanistan, in cui “Nur appunti afghani” è una parte del suo lavoro.” (Dal testo di Francesco Cito)

 

XIV Edizione Festival Corigliano Calabro Fotografia 2016_Pagine di Fotogiornalismo

Dove: Museo Castello Ducale, Piazza Compagna 1, Corigliano Calabro (CS).

Quando: fino al 30 settembre 2016

Orari: 10:00 – 13:00 | 16:30 – 20:30 (lunedì chiuso)

Info: www.castellodicoriglianocalabro.it