MILANO. Sarà in mostra a Mia Fair, dal 28 aprile al 2 maggio, il progetto “Fino alla fine del mare” di Jacopo di Cera. Si tratta di un viaggio figurato e metaforico composto da 30 immagini a colori dei frammenti degli scafi nel cimitero delle barche di Lampedusa, stampate in alta definizione direttamente su pezzi di legno delle barche stesse.

 

 

 

 

Fino alla fine del mare” narra della terra nel sud della Sicilia, Lampedusa, fatta di contraddizioni, di sofferenza, di approdi e di speranza. Centro del Mediterraneo, Lampedusa è la terra di passaggio della contemporaneità ed è, come il viaggio di Ulisse, il viaggio che rappresenta tutta l’umanità. Un’umanità in continuo cambiamento, in continuo movimento; un’umanità in cerca di una nuova opportunità. Jacopo di Cera vuole raccontare attraverso forme e cromatismi l’errare dell’uomo, in una serie di immagini stampate in alta definizione direttamente su pezzi di legno in parte prelevati dal cimitero della barche di Lampedusa. Il legno è il materiale-simbolo di questo movimento, di questo viaggio. È il traghettamento verso un’altra dimensione, verso una seconda occasione.

Dai versi di Omero sono state estratte le sei parole chiave del lavoro: il viaggio, l’isola, il legame, la lotta, la salvezza, il ritorno. Per ogni parola chiave sono state scelte cinque immagini che, attraverso il cromatismo, raccontano la storia di migranti.

Una modalità di utilizzo della fotografia molto originale, per mostrare come solo utilizzando il colore e la forma si possa regalare sorprendenti serie di associazioni visive che spuntano dalla nostra memoria, creando un’archeologia visuale la quale attinge dal nostro presente e dal nostro passato, da fatti di cronaca che raccontano il nostro contemporaneo.

 

ph Jacopo di Cera
ph Jacopo di Cera

 

Jacopo di Cera. Ha lavorato per molti anni come responsabile marketing nelle principali multinazionali mondiali. Ha studiato con Oliviero Toscani, e con tanti altri grandi fotografi internazionali con i quali ha avuto modo di sperimentare e di confrontarsi. Ha esposto i suoi lavori a Roma al Museo di Roma in Trastevere, a Palazzo Valentini ed in altri spazi in Italia e all’estero. Nel 2010 vince il prestigioso quarto posto al concorso del National Geographic. Attualmente è amministratore di Bside, agenzia di comunicazione internazionale.