Home News Daesung Lee vince la quarta edizione del Premio Internazionale Happiness On The Move

Daesung Lee vince la quarta edizione del Premio Internazionale Happiness On The Move

Con Futuristic Archaeology, il progetto dedicato alla desertificazione della Mongolia, Deasung Lee si porta a casa il premio 2015 Happiness On The Move.

Daesung Lee vince Premio Happiness On The Move 2015
Daesung Lee, Futuristic Archaeology

CORTONA. Deasung Lee, fotografo koreano nato nel 1975, è il vincitore della quarta edizione del Premio Internazionale Happiness On The Move, organizzato dal festival Cortona On The Move e dal Consorzio Vino Chianti. Il suo lavoro è stato selezionato tra i 1600 arrivati dai cinque continenti.

Deasung Lee è nato nel 1975 in Korea e vive a Parigi. La sua produzione è incentrata sulle problematiche dello sviluppo e delle problematiche derivanti dalla globalizzazione.

 

Daesung Lee, Futuristic Archaeology

 

 

 

Il lavoro premiato, Futuristic Archaeology, è dedicato alla desertificazione della Mongolia e sarà prodotto ed esposto nell’edizione 2016 di Cortona On The Move. Deasung Lee sarà premiato sabato 18 luglio a Cortona dal presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi.

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“Daesung  Lee, con un’estetica che fonde elementi di fotografia documentaria con la messa in scena – si legge nelle motivazioni delle giuria –  ci offre una rappresentazione molto efficace e originale del reale, e in maniera poetica ci pone di fronte al tema dell’ambiente e della necessità di tutelarlo. Una idea concettuale molto precisa, che permette di fondere una visione del passato con la previsione del futuro, è la forza di questo lavoro. Daesung affronta infatti il tema della precarietà della vita nomade in Mongolia con immagini in cui la bellezza formale attrae impedendo un’immediata lettura del contesto: l’osservatore, ad un primo sguardo, non è in grado di capire il segno di ciò che sta osservando. Eppure è potente e affascina”.

 

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Daesung Lee, Futuristic Archaeology

 

Il Premio Happiness On The Move – promosso dal consorzio Vino Chianti – racconta elementi di contemporaneità e di trasversalità che si amalgamano perfettamente allo stile #chianticool. Il Consorzio si sta impegnando in maniera massiccia nel diffondere la cultura e la storia che stanno dentro e fuori il bicchiere: un territorio e una denominazione che vogliono esprimere qualità e al contempo, emozioni forti e vere.

Nei giorni di apertura del festival sarà inoltre inaugurato Ich bin Waldviertel, il lavoro di Carla Kogelman che ha vinto l’edizione 2014 del Premio.

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