MILANO. Gianni Berengo Gardin, Piergiorgio Branzi, Lorenzo Cicconi Massi, Elliott Erwitt, Mario Giacomelli, William Klein,  Jacques-Henri Lartigue John Loengard, Erwin Olaf, Martin Parr e Sebastião Salgado. Ecco i protagonisti di “Identità. Ritratti (fotografici) a confronto” in mostra fino al 27 giugno negli spazi rinnovati di Contrasto Galleria.

 

 

Il ritratto è il filo conduttore della mostra e che conduce il pubblico dai bianchi e neri di Sebastião Salgado e Mario Giacomelli fino ai colori di Martin Parr ed Erwin Olaf. E che siano ritratti di persone comuni, di personaggi celebri oppure addirittura di fantasia, questi scatti permettono al pubblico di scoprire l’evoluzione di questo genere attraverso lo sguardo dei grandi autori della fotografia, partendo dagli anni Trenta del ‘900 arrivando fino ad oggi.

 

 

Qualche esempio? Sophia Loren, Salvador Dalì, Marlene Dietrich, il famoso pittore Lichtenstein e la moglie sono i personaggi celebri che sfilano davanti agli obbiettivi di Elliott Erwitt e Gianni Berengo Gardin negli anni Sessanta, immortalati in modalità più o meno convenzional. Ancora, lo sguardo di Brassai ribalta la prospettiva di chi osserva e chi invece è osservato, grazie alla macchina fotografica di John Loengard mentre i volti immaginati da Erwin Olaf sono i protagonisti di una Berlino a cavallo tra i due dopoguerra e sono ispirati, tra le tante suggestioni, ai quadri della nuova oggettività tedesca di Otto Dix. Meno narrativi e più metafisici sono invece i ritratti di due grandi nomi italiani: Fedeli alla tribù – Un altro mondo, 1999 di Lorenzo Cicconi Massi e Pasqua a Tricarico, 1955 di Piergiorgio Branzi.

 

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Identità. Ritratti (fotografici) a confronto.

Dove: Contrasto galleria, via Ascanio Sforza, 29. Milano

Quando: fino al 27 giugno 2015

Orari: Martedì – Sabato 15 – 19, e su appuntamento. Chiuso domenica e lunedì

Ingresso: gratuito

Info: t. 02 89075420 ; contrastogalleria@contrasto.it ; www.contrastogalleria.com

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“The whole point of taking pictures is so that you don’t have to explain things with words.”

Elliott Erwitt

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