Carla Cerati: 88 fotografie in mostra a Colorno

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L’appartamento del Principe della Reggia di Colorno, fino all’8 dicembre, ospita un’ampia rassegna di immagini di Carla Cerati. In mostra 88 fotografie che provengono dallo Csac di Parma.

Carla Cerati a Colorno: cosa vedere in mostra

L’esposizione alla Reggia di Colorno, curata da Sandro Parmiggiani, presenta 88 fotografie che provengono dallo Csac di Parma e che ritraggono personaggi che lei ebbe modo di frequentare. Si trovano fotografie di scrittori (come Calvino, Pasolini, Marquez, Vargas Llosa), artisti, architetti, gente del teatro (memorabili una serie di immagini del Living Theatre con le tipiche contorsioni dei corpi e dei volti).

Altrettanto significativi – spiega Parmiggiani – sono i nudi di donna in bianco e nero, sorprendenti e affascinanti perché si coglie quanto diverso sia lo sguardo femminile sul corpo della donna rispetto a quello maschile – interessato, quello femminile, all’armonia delle forme e non, come avviene spesso in quello maschile, alla rapacità della visione che prelude a una ‘conquista’ – e i paesaggi, soprattutto quelli delle Langhe, che evocano le atmosfere di Cesare Pavese e di Beppe Fenoglio e che sono in sintonia con le ricerche sul segno nell’arte e nella fotografia degli anni Sessanta.”

Fotografare”, ha confessato la Cerati, “ha significato la conquista della libertà e anche la possibilità di trovare risposte a domande semplici e fondamentali: chi sono e come vivono gli altri? Lavorano? E se sì, dove lavorano? Quali sono i mestieri, le professioni e i luoghi in cui le svolgono? Come trascorrono il tempo libero?”. Si è trattato dunque, per Carla Cerati di valicare un confine, di oltrepassare un limite, per andare verso l’altro da sé.

Ciò che non possiamo dimenticare, davanti alle fotografie di Carla Cerati, è che lei è riuscita a tenere assieme l’ansia del fotoreporter – Carla è stata anche questo – di afferrare un evento, prima che sia inghiottito nelle fauci del tempo, e il rigore, la ricerca formale che fin dagli esordi (le immagini del 1960 della messa in scena di ‘Aspettando Godot’ e del saggio finale delle allieve della Scuola di Danza del Piccolo Teatro) lei insegue e fissa nei suoi scatti.

Carla Cerati mostra Colorno
© Carla Cerati

Carla Cerati è nata a Bergamo nel 1926. Dal 1951 ha vissuto e lavorato a Milano, dov’è scomparsa nel 2016. Inizia a fotografare alla fine degli anni Cinquanta, ritraendo le prove di uno spettacolo teatrale di Franco Enriquez al Teatro Manzoni. L’innata curiosità, l’esigenza di documentare una società che cambia, ciò che in essa sta germinando e ciò che è destinato a scomparire, spiegano molti dei temi cui Carla si dedicherà.

Mentre fotografa genti e persone in varie parti d’Italia, la Cerati non può fare a meno di documentare i diversi paesaggi che incontra, mentre a Milano, frequentando gli incontri culturali alla Libreria Einaudi, ritrae scrittori, architetti, artisti, musicisti, e comincia a realizzare una serie di studi sul nudo femminile.

Nel 1966 è a Firenze a documentare l’alluvione; nel 1968 entra in alcuni ospedali psichiatrici e pubblica un libro, da lei firmato assieme a Gianni Berengo Gardin, “Morire di classe”, che, rivelando le sofferenze terribili delle persone ricoverate nei manicomi, svolge un ruolo fondamentale nel mutamento della coscienza collettiva. Continua a interessarsi al teatro (il Living Theatre), alla danza (Antonio Gades), alle posizioni assunte dal corpo nudo di una donna (Valeria Magli) mentre danza; nei primi anni Settanta documenta il mondo milanese dei cocktail party; fotografa la contestazione studentesca e le lotte operaie, i processi (tra i quali quello ‘Calabresi-Lotta Continua’).

Si dedica, a partire dagli anni Ottanta, alla fotografia delle nuove architetture, ennesima manifestazione di un paesaggio che cambia. Dal 1973, Carla Cerati ha affiancato all’attività di fotografa quella di scrittrice, pubblicando vari romanzi, spesso finalisti ai Premi Strega e Campiello.

Carla Cerati mostra Colorno
© Carla Cerati
Carla Cerati. Uno sguardo di donna su volti, corpi, paesaggi
DoveReggia di Colorno, Piazza Garibaldi, 26, Colorno Parma
Quandofino all’8 dicembre 2021
OrariDal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18
Ingresso8 euro intero; 7 euro ridotto
Info www.reggiadicolorno.it
The Mammoth's Reflex
The Mammoth's Reflexhttps://www.themammothreflex.com
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Fotografia Europea 2024

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