Le fotografie di Ivo Saglietti in mostra a Palau, tra conflitti e paesaggi

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Il Festival Internazionale Isole che Parlano omaggia Ivo Saglietti con una mostra a Palau. Sguardo di frontiera sarà ospitata negli spazi del Cineteatro Montiggia Sale Polivalenti, dal 5 settembre al 6 ottobre.

L’esposizione, a cura di Federico Montaldo e Nanni Angeli e realizzata in collaborazione con Archivio Saglietti, rappresenta un omaggio alla carriera del fotografo, tre volte vincitore del World Press Photo. Un professionista riconosciuto per la sua capacità unica di narrare l’uomo e il suo destino.

Ivo Saglietti, Kosovari in fuga dai serbi e dalla guerra, Kukes, al confine con il Kosovo, Albania, 1999 ©Archivio Saglietti
Ivo Saglietti, Kosovari in fuga dai serbi e dalla guerra, Kukes, al confine con il Kosovo, Albania, 1999 ©Archivio Saglietti

Ivo Saglietti e la mostra a Palau: cosa aspettarsi?

Esposto un percorso di 61 immagini, suddivise in nove focus tematici di cui ciascuno dedicato a foto inedite sulla Sardegna. Il risultato? Un viaggio nello spazio e nel tempo sulle orme del lavoro di Saglietti. Ogni immagine è testimonianza del suo percorso professionale e umano, dagli inizi come cineoperatore a Torino, ai lavori come inviato nelle zone di guerra per grandi testate internazionali, fino ai progetti a lungo termine che hanno caratterizzato la sua carriera.

L’uomo, il destino e il cammino

È intorno a questi tre temi che si snoda l’intera vicenda umana e professionale di Ivo Saglietti (e della mostra a Palau). Dai primi passi a Torino come cineoperatore, alle tante guerre e guerriglie centro e sudamericane, mediorientali e balcaniche, coperte in assignement per le più importanti testate internazionali. Poi, la decisione di abbandonare questo percorso tradizionale per soddisfare quella insopprimibile urgenza di esprimersi attraverso progetti a lungo termine, che lo porterà a ripercorrere la via degli schiavi, a raccontare il dramma dei migranti, le tormentate frontiere della ex Yugoslavia, il destino del popolo palestinese e molti altri luoghi travagliati della terra.

Saglietti non smette mai di interrogarsi e non si è mai limitato a scattare fotografie. Il suo approccio era quello di uno scrittore che utilizza le immagini al posto delle parole. Ogni suo progetto è un racconto coerente, dove ogni fotografia si collega alla precedente e anticipa la successiva, secondo una logica narrativa.

Lavori che durano anni e ai quali è difficile dare un termine, con la consapevolezza che l’esperienza umana è un cammino in continua trasformazione e che sarebbe velleitario pretendere di mettervi la parola fine.

Sguardo di frontiera

Le opere esposte abbracciano un periodo che va dalla fine degli anni ‘80 del secolo scorso fino al 2018. Si va dal Cile sotto la dittatura di Pinochet al reportage che racconta la via degli schiavi tra Benin, Uganda e soprattutto Haiti. Si incontra poi la guerriglia di Sendero luminoso in Perù (che gli valse il suo primo World Press Photo Award nel 1992), l’Intifada in Palestina e il Kosovo, in cui si sono consumate tragiche guerre. Proprio qui Saglietti seguì il conflitto quasi dal suo inizio e a Srebrenica realizzat l’immagine delle due donne bosniache che piangono sulla bara di un loro congiunto (premiata con il World Press Photo nel 2011). Saglietti non racconta solo conflitti ma anche il fenomeno globale delle migrazioni.

L’omaggio alla Sardegna

Nella mostra a Palau sono presenti fotografie inedite di Ivo Saglietti realizzate del sud dell’Isola. Una zona che Saglietti amava molto e in cui tornava spesso per una sua ricerca personale sul paesaggio. I luoghi da lui esplorati lo portano su luoghi e territori abbandonati o dismessi, che raccontano di un passato industriale (come quello di Carbonia e Argentiera), di campagne desolate e casolari in rovina, ma anche di muri a secco che sfidano i secoli in alcune delle aree povere dell’isola (Sulcis – Iglesiente e Nurra). In queste immagini non si vede l’uomo ma le sue tracce, lo stile è sempre quello asciutto che contraddistingue tutta la sua fotografia, con elementi compositivi che ricorrono spesso, come i pali a dividere il piano in porzioni diverse.

Ivo Saglietti, Sguardo di frontiera – Festival Internazionale Isole che Parlano
DoveCineteatro Montiggia, Sale Polivalenti, Palau
QuandoDal 5 settembre al 6 ottobre 2024.
OrariDal martedì alla domenica dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 20.
IngressoGratuito
Infowww.isolecheparlano.it
The Mammoth's Reflex
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