MILANO. La mostra “Roberto Polillo. Towers of Miami”, a cura di Alessandro Luigi Perna e dedicata allo skyline della città americana, sarà presentata in anteprima al Mia Fair 2016 dal 29 aprile al 2 maggio 2016. Si tratta di un nuovo capitolo di “Impressions of the World”, il progetto pluriennale e in corso d’opera di Roberto Polillo che ha per obiettivo di catturare il Genius Loci di città e paesi del mondo. Un’avventura artistica che finora lo ha portato in Marocco, India, Sud Est Asiatico, America Centrale, New Mexico, Miami, Islanda e Italia. Il progetto è tutto realizzato in ICM – Intentional Camera Movement, una tecnica di ripresa che impone di realizzare le immagini tenendo tempi di ripresa lunghi e muovendo la macchina fotografica durante lo scatto. Il risultato sono immagini potentemente pittoriche che portano alle estreme conseguenze la tradizione iconografica della fotografia pittorialista delle origini. A ispirarlo culturalmente ed esteticamente sono artisti del calibro di Delacroix, Matisse, Renoir, Van Gogh, Turner, De Chirico. E poi i pittori viaggiatori dell’800 capaci di raccontare attraverso i loro acquarelli le atmosfere e le suggestioni dei paesi d’oriente.

 

 

 

 

Con “Visions of Venice” Polillo ha voluto far partire il suo viaggio intorno al mondo, in omaggio all’orientalismo, da Venezia, la città più orientale del Vecchio Continente. Adesso con “Towers of Miami” volge il suo sguardo verso occidente, ritraendo un’altra città di confine. A lambirsi e mischiarsi, questa volta, sono due differenti punti cardinali: il nord e il sud del mondo. Fotografa ad ogni ora del giorno e della notte i grattacieli che definiscono lo skyline della città. Nello sguardo di Polillo, quando si affacciano sull’oceano sembrano giganteschi cupi castelli dalle architetture fantascientifiche costruiti per presidiare la terra ferma dalle improvvise aggressioni della natura. Quando sono lontano dal mare sembrano invece torri medievali innalzate per proteggere l’uomo dalla società da lui stesso creata, che inesorabilmente scorre caotica alla base delle loro fondamenta. Le torri di Miami di Roberto Polillo rappresentano la metafora dello spirito dell’uomo occidentale: ora cupo e gotico, ora luminoso e visionario, costantemente in sfida con la natura e con sé stesso, impegnato in uno sforzo continuo di rimodellare il mondo e la sua storia.

 

ph Polillo
ph Roberto Polillo

 

Le immagini in mostra sono state realizzate da Roberto Polillo con reflex digitale Canon Eos 1-DS Mark III e Canon 5D SR, prevalentemente con zoom di media focale dotati di filtro grigio scuro per permettere tempi lunghi anche con luce diurna. La tecnica di ripresa utilizzata è quella definita dall’acronimo ICM – Intentional Camera Movement. Il ritocco digitale delle immagini è stato effettuato dall’autore in post-produzione con Photoshop senza mai modificare la struttura delle foto ma limitandosi a correggere saturazione, contrasto, chiarezza, nitidezza, dominanti dell’immagine originale. Mosso e sfocature sono nella ripresa originale e non sono stati usati filtri pittorici disponibili in Photoshop. Le immagini sono state stampate su canvas fine art Hahnemuhle con lo scopo enfatizzare l’effetto pittorico delle immagini.

 

ph Roberto Polillo
ph Roberto Polillo

 

 

Milanese, classe 1946, Roberto Polillo vive a Milano e a Roma. Fin da giovane si è occupato di fotografia e  musica. Negli anni ’60 ha fotografato per la rivista Musica Jazz, diretta dal padre Arrigo, noto critico e storico del jazz, oltre un centinaio di concerti, realizzando così una galleria molto completa di ritratti dei più noti musicisti di jazz dell’epoca. Le sue immagini sono state esposte in numerose mostre personali, e utilizzate in riviste, libri, CD e magazine online. In particolare le sue foto sono regolarmente pubblicate sui mensili Musica Jazz e JazzIt. Un’ampia selezione è in esposizione permanente a Siena, nei locali della Fondazione Siena Jazz. Nel 2006 Roberto ha pubblicato il libro fotografico “Swing, Bop& Free”, edito dalla Marco Polillo Editore, che raccoglie i ritratti di oltre 100 fra i musicisti di jazz più importanti degli anni ’60. A partire dagli anni ’70 Polillo si è poi dedicato all’informatica, sia come imprenditore che come docente universitario. Da una decina d’anni ha ripreso a occuparsi attivamente di fotografia, in special modonell’ambito della fotografia d’arte con tecnologie digitali.Ha approfondito in particolare la tecnica di ripresa ICM – Intentional Camera Movement, dando vita al progetto “Impressions of the World” che ha per obiettivo di rappresentare il Genius Loci di città e paesi del mondo. La mostra “Visions of Venice”, esposta dal 22 gennaio al 28 marzo 2016 ai Tre Oci di Venezia, ne costituisce il primo capitolo.

 

 

Dove: The Mall. Porta Nuova Varesine, Piazza Lina Bo Bardi 1, Milano

Stand: 54 – Corridoio A

Quando: dal 29 aprile al 2 maggio

Infowww.miafair.it