Home REPORT La storia dei ritratti senza volto raccontata da Martina Bacigalupo

La storia dei ritratti senza volto raccontata da Martina Bacigalupo

© francesco gozzi

SAVIGNANO SUL RUBICONE. Questa di Martina Bacigalupo è la mostra che ha dato l’immagine al Si fest edizione numero 24. Forse una mostra dedicata solo agli scatti del Gulu Real Art Studio può sembrare eccessiva e ripetitiva ma, come sempre, quando si sa la storia che sta dietro ad un progetto fotografico (anche come questo), tutto prende un’altra piega.

Vi spiego brevemente, la storia è questa. Le foto in mostra sono tutti ritagli di fotografie scattate in Uganda, dalla Gulu Real Art Studio. Foto scattate a figura intera, ritagli a cui manca il volto perché questo è stato usato dai clienti per la carta d’identità e che gli addetti del Gulu Real Art Studio ritagliano nelle misure e nella forma richieste dalle amministrazioni.

Succede però che il resto della stampa (tutto il busto con un quadrato vuoto all’altezza del viso) viene scartata e gettata nel bidone dei rifiuti perché inutilizzabile.

Una cosa che, iniziato a frequentare lo studio ugandese durante una delle lunghe permanenze in Africa, ha incuriosito Martina Bacigalupo che ha chiesto di poter rovistare tra gli scarti e di poter tenere con sé quei residui privati di senso e uso. L’assemblaggio che ne propone, la scelta e l’archiviazione che ne conseguono restituiscono un valore fuori dall’uso all’immagine, assegnandole nuovo significato.

 

 

In mostra ci sono moltissimi di questi ‘residui’, scatti senza volto, che eppure riescono a incuriosire allo stesso modo di come ritratti veri e propri. Questo perché, per fare questa foto, c’è chi ha scelto di indossare il vestito della domenica, chi abbraccia il poco bambino (in molti scatti non tolgono neppure il suo volto, anche solo per ricordo, chissà perché), chi ha capito che l’abito non sarebbe stato una nota di colore per la carta d’identità, chi ha fatto scatti di famiglia… Insomma, una gran varietà di combinazioni che la Bacigalupo ha raccolto nel tempo arrivando alle più svariate considerazioni. E per chi volesse approfondire, in fondo alla sala, anche un filmato in cui si capisce da dove nasce tutto il progetto e cosa effettivamente si fa alla Gulu Real Art Studio.

 

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