MODENA. E’ un bell’omaggio al fotografo norvegese Tom Sandberg, a pochi anni dalla scomparsa, quello a Fondazione Fotografia.

a poco più di un anno dalla sua scomparsa e a sette dalla grande retrospettiva che gli ha dedicato il PS1 di New York. Stiamo parlando di “Around myself” la mostra che a settembre, al Foro Boario, celebrerà Tom Sandberg.

L’esposizione sarà a cura di Sune Nordgren e Filippo Maggia e le sue opere saranno presentate da Fondazione Fotografia in anteprima assoluta per l’Italia.

Nel corso di una carriera più che trentennale, Sandberg ha lavorato soprattutto con la tecnica del bianco e nero, prediligendo medio e grande formato e dando vita ad un corpus di opere rilevante. A Modena saranno esposti alcuni di questi lavori, tipicamente nordici per quel lato d’inquietudine che riescono a manifestare. Visioni che divengono riflessioni aperte sulla vita e sulle sue infinite sfumature e in taluni casi vere e proprie allucinazioni che richiamano gli incubi di Munch, nelle quali la presenza umana diviene una proiezione di sé, tanto incerta quanto definitiva.

Le opere saranno allestite intenzionalmente in maniera disomogenea e senza didascalie, secondo quanto indicato dall’artista. Una sorta di caos esistenziale senza soluzione, dove però tutto ha una sua logica: così infatti Sandberg aveva immaginato la sua ultima esposizione insieme all’amico curatore Sune Nordgren prima di morire.

I visitatori avranno l’opportunità di calarsi a fondo nel tormentato mondo interiore di Sandberg anche grazie a due documentari proiettati in mostra, con testimonianze dirette dell’artista e dei suoi amici più stretti.

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