L’Italia ha dominato il palmarès dei Sony World Photography Awards 2016 portando sul podio più fotografi di tutti gli altri paesi in lizza con 3 vincitori italiani e 6 finalisti in nove categorie professionali.

 

 

I VINCITORI

 

 

Marcello_Bonfanti_Italy_1st-Place_Professional_Portraiture_2016
Marcello_Bonfanti_Italy_1st-Place_Professional_Portraiture_2016

 

Marcello Bonfanti (nato a Milano nel 1972) è stato premiato nella sezione Ritratto per la serie “Ebola Survivors”. Cultore della pittura italiana, Bonfanti ha conseguito una laurea in fotografia presso l’Università di Westminster, a Londra. Già insignito di numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui il World Press Photo 2005, collabora con le più importanti testate del mondo e firma shooting commerciali, di moda e corporate per conto di noti brand italiani.

 

Marcello_Bonfanti_Italy_1st-Place_Professional_Portraiture_2016
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La serie “Ebola Survivors” è stata scattata nel centro Emergency della Sierra Leone. Debellata nell’ottobre del 2015, l’epidemia di Ebola ha fatto registrare 14.122 casi e mietuto 3.955 vittime. Bonfanti ha scelto di visitare la struttura dell’OGN per documentare il traumatico ritorno dei pazienti alla normalità, in un limbo tra solitudine e speranza.

 

Alberto_Alicata_Italy_1st-Place_Professional_Staged_2016
Alberto_Alicata_Italy_1st-Place_Professional_Staged_2016

 

Alberto Alicata (Palermo, classe 1983) ha conquistato l’alloro con la serie “Iconic B”. Fotografo di moda e pubblicità, si è diplomato presso la Scuola Romana di Fotografia e Cinema di Roma, città dove vive e studia tuttora. Ha già ricevuto prestigiosi premi e titoli a livello globale.

 

Alberto_Alicata_Italy_1st-Place_Professional_Staged_2016
Alberto_Alicata_Italy_1st-Place_Professional_Staged_2016

 

A proposito degli scatti premiati, ha raccontato: “Il mio intento era ripercorrere la storia della fotografia e dei suoi grandi maestri ricorrendo a un simbolo della cultura occidentale moderna: la Barbie. Irving Penn, Richard Avedon, Guy Bourdin, David Lachapelle, Mario Testino sono solo alcuni dei nomi divenuti parte dell’immaginario collettivo ed entrati nella leggenda”.

 

Francesco_Amorosino_Italy_1st-Place_Professional_Still-life_2016
Francesco_Amorosino_Italy_1st-Place_Professional_Still-life_2016

 

Francesco Amorosino, nato a Rionero in Vulture (Pz) nel 1984, vive a Roma ed è stato premiato per la serie “Migrant Tomatoes”. Dopo aver studiato fotografia al master triennale della Scuola Romana di Fotografia e Cinema, ha iniziato a lavorare come fotografo, giornalista, e organizzatore di tour fotografici, oltre a tenere corsi di fotografia per adulti e bambini. Collabora con l’agenzia Luz Photo.

 

Francesco_Amorosino_Italy_1st-Place_Professional_Still-life_2016
Francesco_Amorosino_Italy_1st-Place_Professional_Still-life_2016

 

“Migrant Tomatoes” è una denuncia provocatoria del lavoro nero in Italia, ben rappresentato secondo Amorosino dai vergognosi e scioccanti retroscena della raccolta dei pomodori. A proposito delle immagini che hanno convinto la giuria, ha raccontato: “Solo nel 2015, sono stati registrati 13 morti nei campi a causa delle temperature estreme e molti dei braccianti sono immigrati. Sui pomodori acquistati dalla mia famiglia per fare la salsa, ho visto le impronte di coloro che li hanno colti. Da allora, non sono mai più riuscito a guardare la passata di pomodoro con gli stessi occhi”.

 

 

La stessa sera, altri tre artisti italiani hanno conquistato il 2° posto nell’ambito del concorso Professionisti:

  • Andrea e Magda, categoria Attualità (Current Affairs), serie “Sinai Park”
  • Filippo Venturi, categoria Persone (People), serie “Made in Korea”
  • Cristina Vatielli, categoria Fotografia in posa (Staged), serie “Picasso Women”.

 

 

Tre invece le medaglie di bronzo tricolori:

  • Simona Ghizzoni, categoria Storia contemporanea (Contemporary Issues), serie “UNCUT Pokot / Kenya”
  • Alessandro D’Angelo, categoria Persone (People), serie “Elefantentreffen”
  • Andrea Rossato, categoria Fotografia spontanea (Candid), serie “Joy for all ages…”.

 

Le opere dei nove fotografi italiani saranno esposte alla Somerset House di Londra dal 22 aprile all’8 maggio nell’ambito della mostra dei Sony World Photography Awards. La mostra includerà anche la fotografia di Anais Stupka, 12 anni di Milano, eletta vincitrice della categoria Ambiente del concorso Giovani lo scorso 29 marzo.