Sulle tracce di Robert Rive. A Modena un incontro per scoprire tutto sul fotografo

MODENAGiovanni Fanelli è il maggior studioso di Robert Rive e sabato 29 ottobre alle 17 sarà al Foro Boario per parlare del fotografo e raccontare come sta ricostruendo il catalogo dell’opera dell’artista, di cui si è persa ogni traccia.

Ordinario di Storia dell’Architettura presso l’Università di Firenze, Fanelli ha ‘scoperto’ Rive come autore di soggetti di interesse architettonico, per poi addentrarsi in una lunga e rigorosa ricerca sulla sua opera, che è alla base di una monografia pubblicata nel 2010 per le edizioni Mauro Pagliai. Passo dopo passo, Giovanni Fanelli sta ricostruendo il catalogo della produzione di Rive, che probabilmente non è mai stato edito a stampa e di cui comunque sembra ormai persa ogni traccia.

Scrive Fanelli: “Rive è stato uno dei primi a coprire con le sue campagne fotografiche tutta l’Italia, dai laghi lombardi e Venezia alla Sicilia, con grande sensibilità della composizione fotografica, segnata costantemente da una vocazione paesaggistica, che informa anche le vedute di città e di architettura“.

A parte le preziose vedute di paesaggio e di campagne umanizzate del mezzogiorno italiano – prosegue Fanelli -, particolarmente ricche e originali nell’opera di Rive sono le immagini di Napoli – di una Napoli dove ancora l’urbanizzazione non ha avuto il sopravvento sulla campagna e al centro di una costellazione di paesi diversi e incantati, di mare e di monte (Caserta, Pozzuoli, Baia, Ischia, Pompei, Ercolano, Castellammare, Sorrento, Capri, Amalfi, Atrani, Ravello, Vietri, Raito, Salerno, Cava de’ Tirreni, Paestum) – e delle città siciliane, in molti casi scoperte da poco o ancora da scoprire da parte dei viaggiatori del Grand Tour (Palermo, Messina, Segesta, Selinunte, Agrigento, Siracusa, Catania, Aci Castello, Taormina). Ma a lui si devono anche immagini non ordinarie di Genova, Torino, Milano, Pavia, Como, del Lago di Como (Menaggio, Bellagio, Cadenabbia), del Lago Maggiore (Arona), del Lago di Garda (Bellagio), di Peschiera, Rovereto, Venezia, Verona, Bologna, Pisa, Firenze, Orvieto, Roma, Frascati, Tivoli, Gaeta, San Germano, Benevento“.

 

Robert Rive Milano. Strada del Duomo, 1870 ca. Stampa all’albumina, cm 19,5 x25
Robert Rive
Milano. Strada del Duomo, 1870 ca.
Stampa all’albumina, cm 19,5 x25

 

Robert Rive (1825 ca. – 1895 ca.) è spesso citato in letteratura come uno dei vedutisti più significativi nell’ambito della fotografia dell’Ottocento in Italia. Sue fotografie sono conservate nelle più importanti collezioni del mondo, come quella del J. Paul Getty Museum, del Musée d’Orsay e del Victoria&Albert Museum. Tuttavia, non era mai stata organizzata in Italia una mostra dedicata a questo autore.

Robert Rive. Photographies d’Italie, promossa da Fondazione Fotografia e in corso al Foro Boario fino all’8 gennaio, è quindi la prima monografica italiana dedicata a Rive, fotografo di origini tedesche che nella seconda metà dell’Ottocento ha immortalato le più famose città e gli scorci più suggestivi del Bel Paese.

L’incontro è ad ingresso libero.