Moda, viaggi e società a Spilimbergo Fotografia

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SPILIMBERGO. Continuerà fino a settembre Spilimbergo Fotografia, la rassegna promossa dal Craft (centro ricerca e archiviazione della fotografia). Tra le proposte di questa nuova edizione, la 27esima, la personale di Uwe Ommer in “50 years!!… and more to come”, retrospettiva dell’autore tedesco insignito dell’International Award Photography patrocinato dall’Unione Industriali Pordenone a cui si aggiungono le mostre di Mario Cresci e Mauro Paviotti, a cui è stato consegnato il Premio Friuli Venezia Giulia Fotografia.

 

Ma vediamo le mostre.

 

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50 years and more to come… retrospettiva di Uwe Ommer,

 

Uwe Ommer (Colonia, 1943) nel 1963 si è trasferito a Parigi, inizialmente assistente di Jean Pierre Ronzel, poi professionista autonomo. Negli anni Sessanta e Settanta ha lavorato al fianco di rinomati stilisti, curando servizi per linee di moda femminili e per l’infanzia.

Negli anni Ottanta e Novanta Uwe Ommer raggiunge la celebrità con nudi esotici, realizzati in Asia e Africa, apparsi in libri e magazine di settore. Ommer ha curato inoltre un’edizione del Calendario Pirelli nel 1984.

Dal 1995 in sei anni ha fotografato i membri di oltre 1000 nuclei familiari, conosciuti durante una serie di viaggi attraverso i cinque continenti.

I servizi, raccolti nel volume 1000 families, sono completati da interviste ai soggetti ritratti, realizzate dallo stesso Ommer.

A Uwe Ommer viene assegnato l’International Award of Photography 2013.

Inaugurazione: sabato 20 luglio, ore 20

Palazzo Tadea

piazza Castello, 4 – Spilimbergo

Apertura: giovedì-venerdì: 16.00-20.00 ; sabato e domenica: 10.30 – 12.30 / 16.00-20.00

 

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Mario Cresci, Dispiegati 1968-2013 

A cura di Guido Cecere

 

Mario Cresci (Chiavari, 1942) ha studiato al Corso superiore di Industrial design di Venezia e dagli anni Settanta alla fine degli anni Ottanta si è dedicato alla ricerca nell’ambito della comunicazione visiva. Dal 1974 ha partecipato alla Biennale di Venezia in Muri di Carta, fotografia e paesaggio dopo le avanguardie a cura di Carlo Arturo Quintavalle, a note esposizioni di fotografia in Italia e all’estero. Alcune delle sue opere sono presenti nella collezione del Museum of Modern Art di New York.

Ha realizzato installazioni temporanee e permanenti in gallerie, musei e spazi pubblici in tutto il mondo e dal 1992 al 2000 ha diretto l’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo e dal 2004 è docente di Teoria e metodo della Fotografia al biennio di specializzazione in fotografia all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.

Inaugurazione: sabato 20 luglio, ore 20

Palazzo Tadea

piazza Castello, 4 – Spilimbergo

Apertura: giovedì-venerdì: 16.00-20.00 ; sabato e domenica: 10.30 – 12.30 / 16.00-20.00

 

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Mauro Paviotti – I nuovi guardiani 

A cura di Lorella Klun

 

Mauro Paviotti (Palmanova, 1956) si occupa di fotografia dal 1982 e ha esposto presso numerose gallerie italiane ed estere, in particolare nel 1991 alla 4a Biennale di Cordoba (Spagna), nel 1995 alla 46a Biennale di Venezia. Sempre nel 1995 è stato premiato dall’Italian Art Directors Club per le immagini realizzate a favore della Lega Antivivisezione della Campagna Istituzionale “L’Uomo è una Bestia”.

Nel 1996 una selezione di sue opere sono state esposte al Forte Belvedere di Firenze e a Milano al Castello Sforzesco. Nel 1997 ha partecipato pure alla 1a rassegna Mois de la photo al Carousel du Louvre a Parigi.

A Mauro Paviotti viene assegnato il Premio Friuli Venezia Giulia Fotografia 2013 per un autore della regione.

Inaugurazione: sabato 20 luglio, ore 20

Villa Ciani

Via Friuli 2 – 33090 Lestans (PN)

Apertura: giovedì-venerdì: 16.00-20.00 ; sabato e domenica: 10.30 – 12.30 / 16.00-20.00

 

Roberto Salbitani, Venezia, 1972 - 1982

 

Venezia circumnavigazioni e derive – Roberto Salbitani 

A cura di Roberto Salbitani

 

La Venezia rappresentata è il luogo per eccellenza delle stratificazioni culturali e materiali, saldate tra loro. 30 anni di lavoro sono stati necessari a Salbitani per concentrare le sue visioni in singolari tondi bianconero: non è certo il classico menù turistico di gondole, vongole e riflessi policromi sull’acqua. Quello che l’artista costruisce lentamente è una sequenza mirata di emozioni avvolgenti nel tentativo di restituire la struttura profonda e gli invisibili abissi della città, la sua vera anima.

Traspare dietro a queste immagini simboliche una Venezia mai vista prima nel pur affollato panorama di illustrazioni fotografiche che la riguardano.

Inaugurazione: sabato 20 luglio, ore 11

 

Pietro Marubi (20 luglio – 18 agosto)

A cura di Lucien Bedenj

 

Pietro Marubi, o Pietro Marubbi, (Piacenza, 1834 – Scutari, 1903), è stato un patriota, fotografo e pittore italiano, naturalizzato albanese: coinvolto nei moti risorgimentali, sostenitore di Garibaldi fu costretto nel 1856 a riparare in Albania, allora territorio ottomano.

Trasferitosi a Scutari inaugurò il primo laboratorio fotografico albanese, l’Atelier Marubi, che in breve tempo divenne uno dei più importanti del territorio. I negativi originali, riconosciuti patrimonio internazionale dall’UNESCO rappresentano un patrimonio storico-culturale per il paese balcanico e sono conservati nell’Archivio Fotografico Marubi.

Inaugurazione: domenica 21 luglio, ore 18

Mulino di Ampiano, Pinzano al Tagliamento

Apertura: giovedì-venerdì: 16.00-20.00 ; sabato e domenica: 10.30 – 12.30 / 16.00-20.00

 

 

Più info: Spilimbergo Fotografia 

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