RIMINI. Proseguirà fino al 26 ottobre, in diverse sedi della città di Rimini, l’appuntamento annuale con “Rimini Foto d’Autunno”. Giunta alla sua terza edizione, la manifestazione si presenta più accurata nella formula del programma espositivo spaziando e contenendo diversi indirizzi della fotografia contemporanea. A partire dall’attenzione rivolta alla mostra realizzata in collaborazione con la Galleria Paci Contemporary di Brescia che all’interno dell’Ala Nuova del Museo della Città di Rimini presneta “La camera del Racconto” con scatti di Leslie Krims, Sandy Skoglund, Teun Hocks, Arthur Tress, Grace Weston, Mario Cravo Neto, Mei Xian Qiu, Nicola Civiero e Lori Nix.
In qualche misura diventa un set di posa l’intera città entro la mostra “Ricostruire Rimini” dello Studio Morosetti, che affronta, attraverso un doppio sguardo temporale, il dramma della guerra. Dopo settant’anni l’occhio di una macchina fotografica torna ad aprirsi cercando le medesime prospettive e registrando le stratificazioni di una città che subì quasi quattrocento incursioni e bombardamenti aerei, rimanendo interamente seppellita dalle macerie. Una selezione del vasto fondo fotografico della Biblioteca Gambalunga viene presentato a sette decenni di distanza da quel tremendo periodo, che ora si intreccia anche al centenario della “grande guerra”.
Anche la mostra di Isabella Balena, prodotta dieci anni fa per la stessa ricorrenza, continua a offrire un approfondimento aggiornato del ricordo. Un intenso reportage ai luoghi dedicati al secondo conflitto mondiale si dispiega nelle sale ddell’ex Ospedale di Rimini, marcando uno sguardo, apparentemente asciutto, che stanza per stanza finisce per leggersi come un grande racconto. Mostra nella mostra è il progetto “Vie di Dialogo”, quarta edizione di un percorso biennale che Rimini conduce in collaborazione con l’Istituto Beni Culturali di Bologna. Quest’anno sia l’artista emiliana (Valentina D’Accardi) che quella romagnola (Silvia Camporesi) usano la fotografia come terreno di indagine, come liquido di contrasto temporale e linguistico, trovandosi così in perfetta sintonia col filo conduttore di questa vasta rassegna.
Info: www.museicomunalirimini.it