MILANO. Mai così ricca e poliedrica come l’edizione 2015 sarà Mia Fair,  fiera dedicata alla fotografia ideata e diretta da Fabio Castelli, che torna con la sua quinta edizione a Milano, nella cornice di The Mall (Porta Nuova), dall’11 al 13 aprile.

Sarà il centro polifunzionale, situato tra i grattacieli che hanno cambiato lo skyline della città, ad accogliere i 145 espositori dell’edizione 2015, tra i quali sono una ventina quelli appartenenti alla sezione “Proposta MIA”, con fotografi indipendenti che si presentano senza il supporto di una galleria; mentre sono una decina gli editori di settore in arrivo dall’Italia e dall’estero. Alla consueta formula che vede ogni galleria esibire la monografica di un suo artista, si accompagna la sezione dedicata al tema di EXPO 2015, con più fotografi per ogni stand, accomunati da un percorso dallo spiccato gusto curatoriale.

 

miafair

 

PROGRAMMA CULTURALE. Un momento di riflessione ad ampio spettro sull’immagine, così come essa viene percepita e vissuta nella contemporaneità. In quella tensione tra realtà e finzione filtrata attraverso i mass media che Roland Barthes analizzò con straordinaria lucidità e incredibile lungimiranza (era il 1980) con il suo La camera chiara. È proprio da questo testo fondamentale, nel centesimo anniversario dalla nascita dell’intellettuale francese, che prende le proprie mosse il palinsesto tessuto da Gianluigi Ricuperati, scrittore e saggista, tra gli intellettuali più interessanti di nuova generazione, che propone nella cornice di MIA Fair un ricco calendario di incontri, dibattiti, approfondimenti.

 

Roland Barthes
Roland Barthes

 

Il programma culturale di MIA Fair vive anche del dialogo con le più interessanti realtà estere dedicate alla fotografia. Portano il proprio contributo di idee, esperienze e visioni sul futuro gli ideatori di alcuni tra i festival più importanti d’Europa: Oliva Maria Rubio, direttore artistico di PhotoEspaña Madrid e Krzysztof Candrowicz, già direttore dell’International Festival of Photography di Lodz e direttore artistico della Triennale di Amburgo, ideatore del network PhotoFestival Union. Per festeggiare i primi trent’anni di attività del Musée de l’Elysée di Losanna, tra le istituzioni esclusivamente rivolte alla fotografia più importanti al mondo, è ospite di MIA Fair la sua direttrice Tatyana Franck; i responsabili del MoRE Museum, museo virtuale che conserva la memoria di progetti d’artista che non hanno mai trovato compimento, presentano infine un ideale catalogo di scatti inespressi. Cristina Manasse, avvocato esperta in proprietà intellettuale e diritto dell’arte, e Joe Baio, collezionista e avvocato a New York, iniziando dall’emblematico caso Morel vs. AFP/Getty Images, commenteranno alcuni casi famosi relativi all’uso ed indebita appropriazione di immagini nonché la rilevanza di selfies, social networks e privacy sul mondo delle immagini fotografiche.

 


LE MOSTRE. Due gli approfondimenti proposti da MIA Fair con mostre ad hoc. Da un lato il focus sul libro d’artista dagli Anni Settanta ad oggi, con la selezione di progetti firmati, tra gli altri, da Olivo Barbieri, Luigi Ghirri, Paolo Gioli, Francesco Jodice, Nino Migliori, Franco Vaccari, Italo Zannier. Dall’altro l’indagine su uno tra gli artisti dell’Ottocento italiano che più di ogni altro ha riconosciuto e fatto proprie le potenzialità della nascente arte della fotografia come strumento per arricchire la sua pittura: Giuseppe Pellizza da Volpedo. Sarà un’edizione speciale del Premio Archivi “Tempo ritrovato – fotografie da non perdere” supportato da Eberhard & Co. e Io Donna ad ospitare la mostra “Pellizza da Volpedo e la Fotografia” con opere provenienti dall’Archivio Pellizza da Volpedo. Sin dalla sua prima edizione il Premio ha introdotto un’importante novità nella storia dei premi fotografici: quella di portare alla luce opere realizzate nel passato, scalfendo la consuetudine dei premi destinati a lavori in progress o a progetti contemporanei. La prima e la seconda edizione del premio, rivolto agli archivi privati di autori italiani che hanno svolto un importante lavoro in tutte le forme del linguaggio fotografico, sono state dedicate rispettivamente agli anni ’50 e ’60 premiando gli archivi di Federico Garolla e Tranquillo Casiraghi. In occasione di Expo, Eberhard & Co. e Io Donna celebreranno una delle opere identificate come iconiche da Expo 2015, il Quarto Stato, esposta al Museo del ‘900, rimandando all’edizione MIA Fair 2016 il premio dedicato agli archivi degli anni Settanta. Ad essere esposto è un ricco nucleo di stampe fotografiche originali oggi conservato nell’archivio dell’artista, tesoro recentemente oggetto di un’azione di restauro e valorizzazione. La mostra testimonia da un lato la multidisciplinarietà e curiosità dell’autore del Quarto Stato, dall’altro la duplice natura della fotografia: strumento per l’arte quando non arte essa stessa.

LA PERFORMANCE. In occasione di MIA Fair debutterà in Italia il progetto “Economic Body”, una performance ideata e condotta dalla coreografa svedese Anna-mi Fredriksson per la Fluxum Foundation di Ginevra. In scena un originale tentativo di raccontare le scienze sociali attraverso forme di arte partecipata, come la danza, nella creazione di un linguaggio non verbale che coinvolga il pubblico nella condivisione di concetti legati all’economia, alla politica, alla demografia. Temi spesso percepiti come ostici, addirittura impenetrabili per il grande pubblico: resi fruibili e immediati grazie alla freschezza dell’arte.

 

[quote_box_right]

MIA – Milan Image Art Fair

Dove: The Mall – Porta Nuova Varesine

Piazza Lina Bo Bardi, 1, Milano

Viale della Liberazione / ang. Via Galileo Galilei

Linea Gialla M3 Repubblica

Quando: dall’11 al 13 aprile 2015

Orari: Sabato 11 aprile: 11– 21; Domenica 12 aprile: 11 – 20 ; Lunedì 13 aprile: 11 – 21

Info: 02.83241412 ; info@miafair.it ; www.miafair.it

[/quote_box_right]