PARMA. “Il mio intento è quello di offrire al pubblico di Mercanteinfiera uno sguardo diverso sulla fotografia al fine di sensibilizzarlo su questo mezzo espressivo”. E’ così che Fabio Castelli presenta le mostre fotografiche collaterali al programma della manifestazione che si terrà dal 27 febbraio al 6 marzo alle Fiere di Parma. “Sole o accompagnate? L’opera fotografica come opera singola e come serie” è il titolo del percorso, realizzato grazie alla collaborazione di Fabio Castelli, ideatore di Mia Photo Fair (in programma a Milano dal 29 aprile al 2 maggio 2016).

 

Goldin_James King Supermodel 1995
Goldin_James King Supermodel 1995

 

 

“La mostra vuole sottolineare la differenza tra la fruizione di un’immagine autoriale singola e la serie di cui fa parte in quanto rappresentativa di un progetto complesso” prosegue Castelli. “In tal senso intende anche offrire uno stimolo: quello della “fotografia anonima”, cioè immagini di cui non si conosce l’autore ma alle quali può essere attribuito dall’acquirente un valore e un significato diverso da quello originale. Un mercato ancora inesplorato in Italia, ma che all’estero presenta già nuove forme, tendenze e prospettive”.

 

Tillmann Meisterverke der Fotokunst 1984-87
Tillmann Meisterverke der Fotokunst 1984-87

 

Protagonisti assoluti della mostra, gli scatti della statunitense Nan Goldin, classe 1953, nota per una fotografia utilizzata come un “diario in pubblico” e del tedesco Ulrich Tillmann. Nel complesso, 13 gli artisti in mostra (Sergio Scabar, Luigi Veronesi, Franco Fontana, Antonio Biasiucci, Vittore Fossati, Leonardo Genovese, Lynne Lawner, Rita Lintz, Marcello Mariana, Cosimo di Leo Ricatto e Sara Rossi) le cui opere provengono dalla collezione privata di Fabio Castelli.

 

Tillmann Meisterverke der Fotokunst 1984
Tillmann Meisterverke der Fotokunst 1984

 

 

La fotografia, dunque, sarà grande protagonista della manifestazione dedicata all’antiquariato, al modernariato ed al più raffinato collezionismo vintage proponendo opere uniche di design e arte contemporanea. Una vera e propria “concentrazione di forme d’arte”, distribuita nei 45.000 metri quadrati di superficie espositiva che trova riscontro tanto nei pezzi di antiquariato (troumeau, porcellane, ebanisteria settecentesca), negli arredi, nei gioielli e negli oggetti vintage, autentici conversation pieces.

Saranno 1.000 gli espositori presenti, a beneficio delle centinaia di buyer provenienti da Stati Uniti, Turchia, Francia, Germania, ma anche Danimarca, Norvegia, Russia e Argentina. Un richiamo giunto in questa edizione fino al Texas.

 

 

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