Oculus Foto Festival arriva al Museo di Palazzo Fortuny e alla Galleria in Corte Bugno Art Gallery di Venezia, dal 6 ottobre al 15 gennaio 2024. Alla sua prima edizione, la rassegna è curata da Claire Baldo e Paul di Felice.
Il tema di Oculus Foto Festival è dedicato a paesaggio e l’identità
Oculus Foto Festival vuole potenziare una rete culturale con altre capitali europee che a loro volta accolgono festival di fotografia emergente contemporanei. L’intento è realizzare progetti comuni, tra cui esposizioni, nonché lo scambio di informazioni sulla fotografia e gli artisti dei Paesi membri.
L’evento, che approfondisce la sua attività nell’arte contemporanea della fotografia e della cultura visuale, è sostenuto dal festival European Month of Photography (EMOP), ideato dal 2004 dalla Maison Européenne de la Photographie di Parigi dal suo direttore Jean-Luc Monterosso.
E proprio dall’European Month of Photography provengono alcune delle fotografie in mostra nella prima edizione del festival fotografico. Opere del 2021 e 2023 messe in dialogo con fotografi italiani scelti dall’archivio fotografico Circolo La Gondola di Venezia, sorta alla fine del 1947 e riconosciuta in Europa come “l’école de Venise”. Il tema? Il rapporto degli esseri umani con l’ambiente, i dibattiti sulle questioni di genere e identità di un quadro sociale che continua a cambiare celermente.
Le opere e gli artisti esposti a Oculus Foto Festival
Al Museo Fortuny l’allestimento è composto da una collettiva di artisti che re-interpretano le tematiche che furono presentate a Emoplux sotto i titoli Rethinking Nature (2021) e Rethinking Identity (2023). Le immagini del primo ambito, tra smantellamento e indagine artistica, orbitano attorno a numerosi elementi della natura e del paesaggio. Mentre nel concetto di Rethinking Identity gli artisti si pongono domande su due aspetti ambivalenti: l’identità espressione di appartenenza territoriale, sociale e culturale e l’identità segmentata nelle esperienze personali.
La Galleria in Corte Bugno Art Gallery, invece, privilegia il tema sul Rethinking Landscape proponendo un intesa a tre visioni tra fotografia contemporanea, una scelta di fotografie dell’archivio Circolo fotografico La Gondola (dal 1950 al 1980) e una cernita di immagini realizzate dai soci più recenti che riguardano il contenuto delle vedute del territorio veneziano e veneto.
Gli artisti scelti per questa prima edizione sono: Vanja Bučan con Sequences of Truth And Deception; Krystyna Dul con Becoming series. In co-operation with Keven Erickson; Marco Godinho con Remember (what is missing), 2010-2012 e Forever Immigrant (Tattoo) #1, 2018-2023; Jojo Gronostay con Totem II, 2021; Maria-Magdalena Ianchis con MEMORIES OF KÖTLUJÖKULL, 2020; Inka&Niclas Lindergård con Family Portrait VI, 2018 e Vista Point IV, 2014; Claude Iverné con “Some Trees” Des Arbres; Lisa Kohl con BLINDSPOT, 2022. Bihaç | Bosnian-Croatian Border / Calais | France; LABOTIV, Claire Clelia Baldo & Piero Viti con FATICA, 2016-2022; Daphne Lesergent con Silver halide grains 2, 2020. Tirages jets d’encre avec l’aimable contribution de l’Atelier Boba; Lívia Melzi con Autoportrait, 2022. In collaboration with Glicéria Tupinambà & Leo Eloy; Cristina Nuñez con Higher Self series; Bruno Oliveira con In Ore Gloria, 2021. Sonhos de menino 2021-2022; Danila Tkachenko con PLANETARIUM; il Circolo Fotografico La Gondola.
Per info: oculusfotofestival.com