MODENA. In corso fino al 10 gennaio, la mostra Fotografia Contemporanea dall’Europa nord-occidentale offrirà l’occasione, da qui al mese di dicembre, per una serie di incontri con alcuni degli artisti che espongono al Foro Boario di Modena.
Il primo appuntamento è con Olivier Richon, allievo di Victor Burgin e direttore del Dipartimento di Fotografia del Royal College of Art, che interverrà sabato 10 ottobre, alle 17. Il lavoro di Richon si sviluppa attraverso lo studio e la disposizione di oggetti e soggetti animali, che partecipano alla costruzione della scena enfatizzando la teatralità della rappresentazione. Le sue fotografie sono immagini allegoriche ricche di riferimenti alla storia e alla storia dell’arte, come alla letteratura e alle teorie psicoanalitiche, sociali e filosofiche.
Seguirà, domenica 25 ottobre, sempre alle 17, Jonny Briggs, tra le più interessanti figure emergenti del panorama artistico britannico. La sua ricerca fotografica, incentrata sull’analisi del proprio contesto familiare, si è arricchita nel tempo di sculture, oggetti, interventi in tessuto e video, e gli è valsa nel 2011 il Saatchi New Sensations Prize e l’inclusione tra i finalisti del Catlin Prize nel 2012.
Sabato 31 ottobre prenderà la parola il norvegese Morten Andenæs, ex assistente di Tom Sandberg – artista al quale è dedicato il nucleo centrale della mostra in corso al Foro Boario -. Il lavoro di Andenaes, che è anche scrittore, è minimalista e caratterizzato da un apparente assenza di emozioni; l’influenza di Sandberg si riconosce nella scelta di ritrarre i soggetti di spalle.
Il ciclo di incontri proseguirà sabato 7 novembre con Sarah Jones, artista inglese allieva del Royal College di Londra, la cui ricerca fotografica è stata influenzata dalle teorie psicoanalitiche di Sigmund Freud e Jacques Lacan. Il suo lavoro è un’analisi seriale di pochi, selezionati soggetti – giovani donne, cavalli, rose – tramite i quali esplora allo stesso tempo aspetti formali della fotografia come la misurazione, la trascrizione dei soggetti sulla superficie fotografica, la luce.
Mercoledì 18 novembre, alle 21, un cambio di scena per l’incontro con l’artista modenese Franco Vaccari, ospite del Civico Planetario di Modena: è in questa sede infatti che Vaccari dialogherà con il critico Luca Panaro sul tema ‘La fotografia come deposito di senso’. L’incontro è in collaborazione col Circolo Fotografico Colibrì.
Gli incontri al Foro Boario riprenderanno sabato 21 novembre, sempre alle 17, con l’artista islandese Hallgerður Hallgrímsdóttir. Il paesaggio rappresentato dalla giovane fotografa, nata nel 1984, non è quello di una natura drammatizzata, come ci si aspetterebbe dalla sua terra natale: “Per me – dice l’artista – l’Islanda è una magnifica combinazione di immensa bellezza e banale bruttezza, per lo più completamente priva di vita umana”.
Nativo di Derry, nell’Irlanda del Nord, e testimone diretto del Bloody Sunday, Willie Doherty, sin dall’inizio ha dato al suo lavoro un’impronta documentaristica, molto critica del sistema di informazione. Doherty invita infatti a diffidare da qualsiasi interpretazione preconfezionata della realtà e a valutare autonomamente quanto riportato dai media. Sarà al Foro Boario sabato 28 novembre alle 17.
Il ciclo di incontri si concluderà sabato 5 dicembre, alle 16, sempre al Foro Boario, con le due artiste danesi Astrid Kruse Jensen e Trine Søndergaard: la prima è dedita ad una fotografia di tipo notturno e crepuscolare, in cui offre una rappresentazione onirica della natura; la seconda predilige ritratti monocromi, in cui ancora una volta, come in Sandberg, i soggetti appaiono di spalle: quasi un leitmotiv della mostra.
EVENTI COLLATERALI. Saranno due le presentazioni di volumi fotografici: ‘Ferita Armena’ di Antonella Monzoni (sabato 17 ottobre, ore 17) e ‘Hidden Islam’ di Nicolò Degiorgis ( sabato 12 dicembre, ore 17).
A tutto questo non mancheranno le visite guidate alla mostra, condotte dal personale di Fondazione Fotografia: sabato 10 ottobre, sabato 7 novembre e sabato 5 dicembre, sempre alle 15. La prenotazione è obbligatoria. Per informazioni: Fondazione Fotografia Modena, sede espositiva, tel. 335 1621739, biglietteria@fondazionefotografia.org