Journey To Armenia di Silvia Camporesi
Journey To Armenia, Silvia Camporesi . Courtesy galleria Photographica fine art Lugano

Riportare in un libro le emozioni che scaturiscono da un viaggio nel Caucaso è, da tempi remoti, un’ardua sfida, che il più delle volte viene persa miseramente dall’autore di turno che sceglie di cimentarsi nella suddetta insormontabile impresa. A provarci stavolta è l’attenta Silvia Camporesi, che si propone come immortalatrice dell’Armenia, uno dei paesi più seducenti e intriganti non solo del Vicino Oriente, ma anche del mondo intero. “Journey To Armenia” (edizioni Gente di Fotografia) è una missione, un’intenzione, un tentativo di ripercorrere le orme del monumentale poeta russo Osip Mandel’stam, autore di uno dei più acuti resoconti della terra caucasica in “Viaggio in Armenia” (1933).

Journey To Armenia, Silvia Camporesi . Courtesy galleria Photographica fine art Lugano
Journey To Armenia, Silvia Camporesi . Courtesy galleria Photographica fine art Lugano

Il coniatore delle “pietre urlanti” fu affascinato, stregato dall’Armenia, come alcuni suoi compatrioti e colleghi, si citino ad esempio Aleksandr Puškin (“Viaggio ad Arzrum”), Vasilij Grossman (“Il bene sia con voi”) e Jurij Karabčievskij (“Nostalgia dell’Armenia”), imprimendo su carta, forse in maniera più riuscita rispetto a qualsiasi altro, le profonde impressioni emerse dal suo confronto con la terra armena. Ogni opera che affronta il presente tema e l’intimo rapporto che nasce e sgorga fra l’individuo e l’Armenia è da considerarsi unica, primigenia, difficilmente accostabile ad una medesima con lo stesso argomento. In questo senso è da concepire “Journey to Armenia”, un viaggio personale che, attraverso l’obiettivo, tenta di esplicare e raffigurare ciò che la Camporesi ha vissuto in prima persona durante il suo soggiorno nell’antica nazione caucasica.

Journey To Armenia, Silvia Camporesi . Courtesy galleria Photographica fine art Lugano
Journey To Armenia, Silvia Camporesi . Courtesy galleria Photographica fine art Lugano

Vuole il caso che la presente recensione sia sta iniziata e pensata in Italia, cancellata e ripensata in Armenia, per poi essere ricancellata e riscritta nel nostro paese, il tutto in maniera pressoché non intenzionale. Avere fra le mani un libro che parla ed immortala una terra, guardarlo dalla propria scrivania e poi ri-analizzarlo sul posto è un’esperienza che qualsiasi recensore dovrebbe, almeno una volta nella vita, sperimentare.

Paradossalmente è più facile cogliere le sfumature dell’opera della Camporesi seduti a casa propria, perché una volta sul posto è praticamente impossibile non farsi sedurre dalle sinuose curve della terra e dagli inebrianti profumi armeni, ma è proprio nel luogo che si riesce realmente a capire l’utilità, oltre alla soggettività, della proposta della fotografa italiana.

Journey To Armenia, Silvia Camporesi . Courtesy galleria Photographica fine art Lugano
Journey To Armenia, Silvia Camporesi . Courtesy galleria Photographica fine art Lugano

Oltre che essere un viaggio profondo e personale di un’autrice, “Journey to Armenia” vuole essere con tutta probabilità un’iniziazione alla bellezza, una porta socchiusa verso un paese ai più sconosciuto. La Camporesi sceglie così di catturare l’inusuale, di esprimere le proprie idee mediante l’istantanea e di tentare di trasmettere al lettore ciò che lei stessa ha provato nel confrontarsi con il paese caucasico.

Nonostante una piccola imprecisione nelle descrizioni (l’attuale Piazza della Repubblica di Yerevan era intitolata a Lenin, non a Stalin, durante il periodo sovietico) viene reso in larga parte ciò che il primo sguardo dell’occidentale odierno incontra durante un viaggio in Armenia: l’apparente eredità sovietica a sconvolgere l’abituale profilo delle città cui il nostro occhio è abituato, l’impatto terribilmente sublime con la vista dell’Ararat, la curiosità nell’osservare lo svolgimento della vita nel paese, fra mercati e tradizioni locali, e la visita ai famosi luoghi di culto nelle sperdute lande caucasiche.

Journey To Armenia, Silvia Camporesi . Courtesy galleria Photographica fine art Lugano
Journey To Armenia, Silvia Camporesi . Courtesy galleria Photographica fine art Lugano

Chi conosce a fondo l’Armenia potrebbe trovare in “Journey to Armenia” qualcosa di diverso dal proprio immaginario, dalla propria concezione, chi non v’è mai stato potrebbe restarvi affascinato e decidere di seguire le orme di Silvia Camporesi e dei grandi scrittori che l’hanno preceduta. Certo, un solo Viaggio in Armenia non è sufficiente a rivelare tutto ciò che deve essere mostrato, ma come punto di partenza può essere l’ideale. Ci auguriamo di assistere a dei nuovi “Journey to Armenia” e di poter addentrarci ancor più in profondità nella meravigliosa terra caucasica.

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