E’ edito da Skira edizioni, “Stop Time” e raccoglie in oltre un centinaio di pagine alcune delle opere che meglio rappresentano il percorso artistico e spirituale del fotografo giapponese, Hiroshi Sugimoto. Un libro nato per essere il catalogo dell’omonima mostra modenese (al Foro Boario, promossa da Fondazione Fotografia) e che raccoglie tutte le opere esposte ma anche un volume prezioso da acquistare a mostra finita per conoscere il percorso e il rapporto di Sugimoto con la fotografia. I saggi contenuti nel volume raccontano infatti, nelle parole del curatore (Filippo Maggia) ma anche nelle parole dello stesso Sugimoto come sia nata la sua professione, come si sia sviluppata, come siano stati creati i suoi progetti, le motivazioni che lo hanno spinto a concentrarsi sull’indagare il rapporto tempo-fotografia.

“Stop Time” soprattutto è il racconto pratico e indelebile della mostra modenese e delle sue opere e ad ogni fotografia viene dedicata un’intera pagina. Il giusto spazio per indagare anche da casa le particolarità delle opere di Sugimoto perché di opere di tratta, da guardare con la giusta calma e razionalità, per scoprire il particolare e il dettaglio.

Nel volume, come in mostra, opere scelte da Lightning Fields (le sperimentazioni con l’elettricità), Portraits (i particolarissimi ritratti delle statue di cera), Theaters (sperimentazioni tempo e luci); dei Dioramas e dei Seascapes. Un viaggio di quasi 40 anni di carriera tra architettura, paesaggio, sperimentazione (rigorosamente in b/w) dove il tempo, con la macchina fotografica, sembra essersi bloccato per molto più di un istante.

 

 

 

 

[quote_box_center]Ho ripercorso le vie che condussero Daguerre e Talbot a inventare la fotografia. Da quasi 180 anni è la fotografia a determinare il modo in cui l’uomo guarda la propria storia e percepisce il mondo. Grazie alla fotografia, la nostra storia collettiva è stata immortalata, archiviata e ripetutamente passata al vaglio fino alla banalizzazione, tanto da poter dire quasi che, da allora, la storia è “vera storia” solo dopo che la fotografia ha svolto la sua parte. Il giorno in cui l’uomo realizzerà il suo desiderio profondo di fermare il tempo si sta avvicinando inesorabilmente. Il tempo esiste unicamente grazie alla percezione umana; solo quando l’umanità sarà scomparsa dalla faccia della terra potremo dire davvero di aver fermato lo scorrere del tempo. Non ci vorrà molto. Hiroshi Sugimoto[/quote_box_center]