A marzo 2020 Carolina Sandretto ha passato il primo lockdown da sola nella sua
casa di famiglia in Toscana, circondata da oggetti del passato.
Tutti oggetti legati alle donne della sua vita, le sue due amatissime nonne e sua madre, che in quel periodo era lontana.
In questi periodo ha iniziato a fotografare gli oggetti della casa catalogandoli per forma e per colore, perché potessero rivelare le persone cui erano appartenuti e le loro diverse personalità. Arredi, porcellane e altre minuzie sono diventate parte di un catalogo fotografico che ha materializzato una presenza utile a riempire il silenzio e la solitudine di quelle settimane.
Un racconto in polaroid
In quegli stessi giorni, al tramonto saliva in terrazzo e fotografava la vista sul mondo esterno. La cupola del Duomo, la torre del campanile e le case intorno alla sua. Anche in questo caso la fotografia è diventata una disciplina, per continuare a uscire, ammirare il paesaggio, riflettere sul tempo.
Le fotografie – polaroid che l’artista ha sovraesposto più volte – sottolineano lo scorrere del tempo, lo rendono visibile, fisico, in quei giorni in cui sembrava immobile.
Internal Memories | External Memories
Così, dall’unione tra interno ed esterno, è nato Internal Memories | External Memories, un doppio libro d’artista, in edizione limitata, prezioso e poetico.
Internal Memories affronta i temi della memoria e delle eredità personali di ognuno, mentre External Memories racconta il passare del tempo, la percezione che ne abbiamo e l’illusione che la fotografia possa fermarlo.
Il libro di Carolina Sandretto, Internal Memories| External Memories, è un’edizione limitata di 199 copie.
Per informazioni carolinasandretto.com