Gabriele Basilico e Luigi Ghirri, il ricordo di Reggio Emilia

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“Con la scomparsa di Gabriele Basilico Reggio Emilia perde un amico”. Sono le parole dell’assessore alla cultura del Comune di Reggio Emilia Giovanni Catellani che ricorda oggi (giovedì 14 febbraio) l’anniversario della morte del grande fotografo Luigi Ghirri.

 

REGGIO EMILIA. La Biblioteca Panizzi rinnova l’invito a tutti gli appassionati a visitare la Biblioteca digitale di Luigi Ghirri e annuncia la mostra dedicata all’utore che si inaugurerà al MAXXI-Musei del XXI secolo a fine aprile.

 

Gabriele Basilico Reggio Emilia

 

“Reggio Emilia ha perso un amico con la perdita di Gabriele Basilico, uno dei più grandi fotografi italiani. Gabriele Basilico, un maestro del bianco e nero il cui campo d’azione privilegiato sono stati il paesaggio industriale, le aree urbane e l’architettura, ha intessuto con la nostra città un legame molto stretto realizzando, in occasione della prima edizione di Fotografia Europea nel 2006, un progetto specifico intitolato Fuori Centro, dedicato allo spazio urbano a Reggio Emilia, e partecipando con entusiasmo a numerosi incontri e conversazioni organizzate in seguito nell’ambito di Fotografia Europea”.

Sono le parole dell’assessore alla Cultura del Comune di Reggio Emilia Giovanni Catellani che, alla scomparsa di questo grande fotografo, associa il ricordo di colui che Basilico considerava un caro amico e uno dei personaggi chiave per l’evoluzione del pensiero fotografico: Luigi Ghirri del quale ricorre oggi 14 febbraio l’anniversario della morte prematura.

 

Gabriele Basilico 2 Reggio Emilia

 

“Nel prossimo mese di aprile 2013 – sottolinea l’assessore Catellani” – negli spazi prestigiosi del MAXXI_Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma sarà inaugurata una grande mostra antologica dedicata a Luigi Ghirri che sarà il cuore dell’edizione 2014 di Fotografia Europea. La mostra “Luigi Ghirri. Pensare per immagini. Icone Paesaggi Architetture” nasce dalla collaborazione tra il MAXXI e il Comune di Reggio Emilia, la città dove Ghirri visse e alla quale ha lasciato il suo archivio. E proprio dai materiali originali – fotografie, menabò, libri, cataloghi e negativi – oggi conservati presso la Fototeca della Biblioteca Panizzi che è partner istituzionale del progetto e presso la raccolta a Roncocesi degli Eredi Ghirri, la mostra intende partire per raccontare i diversi profili di questa complessa figura di artista, un imprescindibile punto di riferimento per Fotografia Europea e per la fotografia internazionale”.

 

 

G. Basilico REGGIO EMILIA

 

Luighi Ghirri (Scandiano, 5 gennaio 1943 – Roncocesi, 14 febbraio 1992), è tra gli autori più importanti nel panorama della fotografia contemporanea, per la profonda riflessione sul tema del paesaggio e sul ruolo che la fotografia può svolgere per una sua più autentica conoscenza. Del grande fotografo reggiano lo scrittore Gianni Celati ha scritto “Per lui la fotografia era un lavoro del pensiero, come la filosofia e la poesia. E rientrava in una attività che è sempre esistita, quella di formarci immagini del mondo, che siano una misura dell’esperienza”.

La mostra a Roma presenterà più di 300 vintage prints, stampati dall’autore. I contributi in catalogo saranno di Quentin Bajac, Pippo Ciorra, Bice Curiger, Thomas Demand con Christin Lange, Larisa Dryanski, Francesca Fabiani, Laura Gasparini e Giuliano Sergio.

 

220px-Luigi_Ghirri

 

La biblioteca Panizzi di Reggio Emilia rinnova l’invito a tutti gli appassionati a visitare la Biblioteca digitale di Luigi Ghirri, un progetto della Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia che, oltre a conservare l’archivio dell’autore composto da più di 180.000 tra negativi e diapositive a colori, ha costituito nel tempo anche un nucleo di documenti e pubblicazioni relativi alla sua attività di ricerca e di produzione, a partire dagli esordi fino al 1992, data della sua scomparsa.

I documenti presentano gli esordi di Luigi Ghirri (1943-1992) nel campo fotografico: dall’attività di collaborazione con gli artisti concettuali modenesi quali Claudio Parmiggiani, Franco Guerzoni, Giuliano Della Casa e Carlo Cremaschi, a partire dal 1969 e il cui rapporto è stato studiato e illustrato nella mostra antologica che il Comune di Reggio Emilia gli ha dedicato nel 2001, al suo debutto come autore avvenuto sotto l’auspicio di Franco Vaccari nel 1972 a Modena. Questi materiali testimoniano anche il suo impegno come editore, con la creazione della casa editrice “Punto&Virgola” specializzata in fotografia, e la sua attività di promotore e organizzatore di ricerche e mostre collettive su temi a lui cari come il paesaggio, la letteratura, la musica e l’architettura.

 

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