Ultimi giorni per la mostra di Weegee

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REGGIO EMILIA. Mancano pochissimi giorni alla chiusura di “Murder Is My Business”, la mostra reggiana dedicata al fotografo statunitense Weegee (a Palazzo Magnani, corso Garibaldi, 31). Per vedere i suoi scatti, che hanno raccontato un’epoca di una New York in profondo cambiamento, c’è tempo fino al 14 luglio.

 

“Weegee – dice Brian Wallis, curatore della mostra – è stato spesso liquidato come fotografo ingenuo, ma in realtà è stato uno dei fotoreporter più originali e intraprendenti degli anni ’30 e ’40. Prediligeva approcci e soggetti spudoratamente da tabloid e di basso livello culturale, ma le sue fotografie di New York negli anni della Depressione devono essere prese in maggiore considerazione, alla pari del lavoro di altri documentaristi fondamentali degli anni ’30, quali Dorothea Lange, Robert Capa, Walker Evans e Berenice Abbott”.

 

 Weegee [Body of Dominick Didato, Elizabeth Street, New York], August 7, 1936 Gelatin silver print © Weegee/International Center of Photography International Center of Photography
Weegee
[Body of Dominick Didato, Elizabeth Street, New York], August 7, 1936
Gelatin silver print
© Weegee/International Center of Photography
International Center of Photography

In quegli scatti in bianco e nero, infatti, sono stati raccontati fatti di cronaca, incidenti stradali, incendi e impressi omicidi (più di 5.000 dirà lo stesso Weegee) a cui si aggiungono i volti sconvolti della gente, delle vedove e dei famigliari delle vittime in una società alle prese con violenza e caos. E sono proprio questi i soggetti che Weegee (il suo vero nome è Arthur Fellig) ha immortalato nei suoi anni di carriera da fotoreporter, arrivando prima della stessa polizia e ispezionando la scena per scegliere la migliore angolazione. Scatti che raccontano la storia di una città in cambiamento, alle prese con le nuove regole sociali e politiche; foto che faranno la storia tant’è che tutto l’archivio di Weegee (donato nel 1993 dalla compagna di Weegee, Wilma Wilcox, all’International Center of Photography) costituirà un patrimonio dall’inestimabile valore sociale e storico per la cultura contemporanea di quel periodo e getterà le basi per il giornalismo da tabloid.

 

E parte di questo patrimonio sarà visibile ancora per poco tempo alla mostra di Palazzo Magnani, promossa in collaborazione con GAmm Giunti e International Center of Photography (ICP) di New York, che presenta oltre 100 rari esemplari delle immagini più famose e rappresentative di Weegee tratte per lo più dall’esauriente archivio di Weegee presso l’ICP composto da 20.000 stampe, oltre a quotidiani, riviste e film dell’epoca. A questo si aggiungono dettagli innovativi grazie alla presenza di alcuni touch-screen a disposizione del visitatore per approfondimenti sul periodo storico-sociale in cui è stata scattata la foto o approfondimenti sulle immagini e gli oggetti presenti in mostra (tra cui la Speed Graphic con cui scattava anche in notturna). Una sezione è dedicata ai suoi libri e ai suoi film e all’interno della mostra è dedicato spazio anche alla ricostruzione parziale dello studio di Weegee e della sua mostra presso la Photo League.

 

Per info: www.palazzomagnani.it

 

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