TREVISO. Con ‘Il bosco bianco’ la fotografa Silvia Camporesi ha vinto la sezione dedicata alla “Fotografia contemporanea” della seconda edizione del Premio Francesco Fabbri per le arti contemporanee. Un paesaggio in sottile equilibrio tra realtà e finzione; uno sfoggio di apparente naturalezza che è una sapiente ricostruzione di una scena mai girata dal grande cineasta Michelangelo Antonioni. Lo scatto è uno dei tasselli del ciclo ‘Qualche volta, la notte’ composto da fotografie e un video che dialogano tra loro per creare una narrazione e una riflessione corale.
Sempre per la fotografia, la “menzione della Giuria – Bim Piave” è andata a ‘The Ice Monolith’ di Stefano Cagol, progetto nato per il padiglione delle Maldive dell’ultima Biennale di Venezia; un lavoro di stringente attualità che attraverso la metafora di un blocco di ghiaccio che lentamente si scioglie nella città lagunare fa riflettere senza retorica sui cambiamenti globali che stanno colpendo il pianeta. La seconda menzione ha voluto segnalare il lavoro Persona (2013) di Fabio Sandri, un’immagine derivante dalla stratificazione delle sequenze del noto film di Bergman in cui la fusione dei volti dei personaggi sembra rimandare alla relazione psicologica che si innesca tra i protagonisti della pellicola.
I vincitori hanno ricevuto un premio acquisto di 5.000 euro e i loro lavori sono entrati a far parte della collezione della Fondazione Francesco Fabbri Onlus. I lavori finalisti rimarranno esposti fino al 22 dicembre nella mostra collettiva di Villa Brandolini, curata da Carlo Sala. La rassegna si muove secondo direttrici ibride e plurali, spaziando dalla fotografia alla pittura, dalla video-arte all’installazione. Un percorso che presenta vari stimoli e varie modalità di rappresentare un presente sempre più complesso e stratificato.
Per info: www.fondazionefrancescofabbri.it