Epea. Dodici fotografi europei chiamati a sviluppare il tema Confini sfuggenti

Epea. Dodici fotografi europei chiamati a sviluppare il tema Confini sfuggenti
Photo: Paolo Marchetti - Marketplace Media Services

Dodici fotografi stanno percorrendo l’Europa per interpretarne i cambiamenti più profondi.
Lo stanno facendo nell’ambito del progetto epea European Photo Exhibition Award, alla sua terza edizione, che quest’anno ha come tema “Confini sfuggenti”.

I 12 fotografi scelti sono Arianna Arcara (Italia), Pierfrancesco Celada (Italia), Marthe Aune Eriksen (Norvegia), Jakob Ganslmeier (Germania), Margarida Gouveia (Portogallo), Marie Hald (Danimarca), Dominic Hawgood (Regno Unito), Robin Hinsch (Germania), Ildikó Péter (Ungheria), Eivind H. Natvig (Norvegia), Marie Sommer (Francia) e Christina Werner (Austria), che provengono da 9 Paesi europei. I fotografi sono stati scelti dai doversi curatori – Ingo Taubhorn (curatore del Haus der Photographie der Deichtorhallen, Hamburg), Sérgio Mah (curatore e sociologo, Lisbona), Enrico Stefanelli (fondatore e direttore artistico del Photolux Festival, Lucca) e Rune Eraker (fotografo freelance, Oslo)- a loro volta scelti dai partner di Epea, ovvero Fondazione Banca del Monte di Lucca (Italia), Körber-Stiftung (Germania), Fondazione Calouste Gulbenkian – Délégation en France (Portogallo) e Fondazione Fritt Ord (Norvegia).


IL PROGETTO. I dodici fotografi nominati trasformeranno in un saggio fotografico le loro osservazioni, analisi e impressioni su soggetti, temi e ambiti socialmente rilevanti. Per la loro ricerca hanno a disposizione sei mesi.
L’intento è quello di stimolare l’individuazione e l’analisi dei segni (temi, situazioni, comportamenti, fenomeni) che evidenziano i processi di riflessione e di riadattamento, l’alterazione dei concetti e delle categorie, immagini rappresentazioni, talvolta degli stereotipi, associati alle differenti realtà europee. Il tutto con occhio non solo rispettoso ma pienamente empatico con quanto sta accadendo.