Nomachi, le vie del sacro a Roma

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ROMA. La più grande mostra antologica del fotografo giapponese Kazuyoshi Nomachi e la sua prima assoluta in Occidente. E’ così che si presenta ‘Nomachi. Le vie del sacro’, l’esposizione al centro di produzione culturale La Pelanda, in mostra fino al 4 maggio 2014.

 

Ganges_0002  Partenza per il pellegrinaggio di Pancha Koshi, che comprende la visita a cinque templi dedicati a Shiva e ubicati nelle vicinanze di Benares  Benares, India 2005
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Partenza per il pellegrinaggio di Pancha Koshi, che comprende la visita a cinque templi dedicati a Shiva e ubicati nelle vicinanze di Benares
Benares, India 2005

 

Con circa 200 scatti il percorso espositivo articolato in sette sezioni ricostruisce il viaggio di una vita attraverso la sacralità dell’esistenza quotidiana, un’esperienza vissuta dall’artista in terre tra loro lontanissime, ma accomunate da quella spiritualità che dà un ritmo e un senso alle condizioni di vita più dure.

 

 Ganges_0004  Un Sâdhu recita il sacro testo del Ramayana  Dev Prayag, India 2008

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Un Sâdhu recita il sacro testo del Ramayana
Dev Prayag, India 2008

 

Kazuyoshi Nomachi è sempre stato un fotografo documentarista, sin dal suo primo viaggio nel Sahara quando aveva venticinque anni. In Africa è rimasto affascinato dai grandi spazi e dalla forza della gente che vive in ambienti così difficili. Per oltre 40 anni, intorno al tema “della preghiera della ricerca del sacro”, ha rivolto la sua attenzione alle più diverse culture tradizionali che sono l’espressione di popoli che abitano nelle terre più aspre, ai quattro angoli del mondo. Nomachi ha saputo cogliere la spiritualità che percorre quei paesaggi di unica e straordinaria bellezza, dove i ritratti e le figure umane assumono una dignità assoluta e si fondono con il contesto in composizioni quasi pittoriche, dominate da una luce abbagliante, reale e trascendentale al tempo stesso.

 

Nile_0014  Un ragazzo Nuer si lava i cappelli con l’urina di mucca Jonglei, Sudan del Sud 1981
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Un ragazzo Nuer si lava i cappelli con l’urina di mucca
Jonglei, Sudan del Sud 1981

 

Nomachi nasce in Giappone nel 1946 a Mihara, un villaggio nel Distretto di Hata, Prefettura di Kochi. Studia alla Kochi Technical High School e inizia a scattare fotografie fin dall’adolescenza. Nel 1969 studia fotografia con Takashi Kijima. Nel 1971 inizia la sua carriera come fotografo pubblicitario free-lance e l’anno successivo compie il suo primo viaggio nel Sahara, dove rimane colpito dalle dure condizioni di vita degli abitanti di un ambiente così ostile. Decide a quel punto di dedicarsi al foto-giornalismo. Quasi a fare da contrappunto alla sua lunga esperienza nel riarso deserto matura in lui l’ispirazione del Nilo come tema, “Il Nilo, perenne flusso d’acqua che mai si prosciuga scorrendo nell’arido Sahara”. È questo concetto che dal 1980 guida la sua ricerca lungo il Nilo Bianco, dal delta fino alla fonte in un ghiacciaio dell’Uganda, poi lungo il Nilo Blu fino alla sorgente negli altopiani dell’Etiopia. Strada facendo, egli cattura nei suoi scatti la forza dell’ambiente e della gente di questa vasta regione dell’Africa. Dal 1988 rivolge la sua attenzione all’Asia. Mentre esplora le aree occidentali della Cina, viene attratto dalle popolazioni che vivono nelle estreme altitudini del Tibet e dal Buddismo. Questo incontro lo porta, fra il 2004 e il 2008, a visitare quasi l’intera area di cultura tibetana, spingendosi poi alla scoperta delle origini nelle terre del sacro Gange, dove nacque l’Induismo. Dal 1995 al 2000 Nomachi accede alle più sacre città dell’Islam e viaggia per cinque anni in Arabia Saudita, avendo l’opportunità di fotografare il grande pellegrinaggio annuale alla Mecca e a Medina.

 

Sahara_0005  Un ragazzo attraversa una valle di dune Kerzaz, Algeria 1972
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Un ragazzo attraversa una valle di dune
Kerzaz, Algeria 1972

 

È stato  il primo a documentare in modo così ampio e approfondito il prodigioso pellegrinaggio di oltre 2 milioni di musulmani verso la loro città santa, la Mecca. Dal 2002 visita anche gli altopiani delle Ande, il Perù e la Bolivia, per indagare l’intreccio fra cattolicesimo e civiltà Inca, ricerca che prosegue a tutt’oggi. Raccolte in 12 grandi edizioni antologiche, le sue fotografie sono pubblicate in tutto il mondo e appaiono nelle principali riviste di fotografia, come The National Geographic, Stern e GEO. I lavori realizzati nel Sahara, lungo il Nilo, in Etiopia, in Tibet e in Arabia, hanno suscitato negli anni una grande ammirazione, anche nei paesi occidentali e hanno vinto numerosi premi, tra cui l’Annual Award of the Photographic Society del Giappone nel 1990 e nel 1997 e, nel 2009, la Medal of Honor with Purple Ribbon (riconoscimento del governo giapponese per meriti accademici o artistici).

 

Nile_0005  Un accampamento di allevatori nella notte mentre sorge la luna piena Jonglei, Sudan del Sud 2012
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Un accampamento di allevatori nella notte mentre sorge la luna piena
Jonglei, Sudan del Sud 2012

 

Nel 2005 i suoi 30 anni di attività vengono presentati in una grande mostra dal titolo Il pellegrinaggio del fotografo, un viaggio attraverso le “preghiere” che l’obiettivo di Nomachi ha raccolto in ogni parte del mondo.

 

 

Tibet_0008  Durante la celebrazione del Lhabab Duchen, i pellegrini camminano intorno a una collina sulla quale si erge uno stupa Tibet, Cina 1991
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Durante la celebrazione del Lhabab Duchen, i pellegrini camminano intorno a una collina sulla quale si erge uno stupa
Tibet, Cina 1991

 

La mostra è resa possibile dall’accordo sottoscritto da Civita con l’artista per l’organizzazione di eventi espositivi in Italia e in Europa. Nella prima sede a Roma, un sorprendente allestimento, progettato da Peter Bottazzi per gli spazi espositivi della Pelanda, propone ai visitatori un percorso affascinante e coinvolgente. Titta Buongiorno con Volume ha progettato le luci. Canon ha curato tutte le stampe, garantendo una straordinaria qualità delle riproduzioni. Il catalogo è pubblicato da National Geographic Italia.

 

LE SEZIONI RACCONTATE DA Kazuyoshi Nomachi

The Mammoth's Reflex
The Mammoth's Reflexhttps://www.themammothreflex.com
Tutte le news sulla fotografia condivise dalla redazione. Contact: redazione@themammothreflex.com

Fotografia Europea 2024

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