Vera, una modella per Johnny Moncada

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ROMA. Mercoledì 26 novembre al Macro  verrà inaugurata la mostraFrom Vera to Veruschka con scatti inediti del fotografo di moda Johnny Moncada. L’esposizione si inserisce nell’ambito della XIII edizione del Fotografia Festival Internazionale di Roma, dal titolo “Portrait”. Fino all’11 gennaio 2015, in mostra 43 ritratti e fotografie che hanno come protagonista la giovanissima modella tedesca Vera von Lehndorff-Steinort, presto nota come la mitica Veruschka, che indossa abiti dell’alta moda italiana.

La mostra, dopo il grande successo ottenuto la scorsa primavera presso Somerset House a Londra, approda a Roma con una nuova selezione e presenta per la prima volta al pubblico italiano gli scatti realizzati da Johnny Moncada (attivo proprio nella capitale tra il 1955 e il 1970) durante gli anni 1963 e 1964.

Siamo a via Margutta, strada degli artisti per eccellenza, dove Johnny Moncada ha il suo studio fotografico, nel cuore della città, a pochi passi dal Caffè Rosati e la Galleria La Tartaruga di Plinio de Martiis, punto di riferimento della nascente Scuola di Piazza del Popolo. Lo studio rappresenta un ritrovo di grande fermento culturale, frequentato da importanti personaggi della cultura e della moda italiana: da Cy Twombly a Gastone Novelli e Achille Perilli, Federico Fellini, gli stilisti Emilio Pucci, Valentino, Roccobarocco, per citarne alcuni, e le famose modelle dell’epoca come Jean Shrimpton, Barbara Bach, Ali McGraw, Joan Whelan, che il fotografo sposerà nel 1956, le italiane Mirella Petteni, Isa Stoppi, Alberta Tiburzi, Iris Bianchi.

 

J.Moncada_Firenze_1964_ Copyright Archivio J. Moncada
J.Moncada_Firenze_1964_ Copyright Archivio J. Moncada

 

 

Espressione di una forza estetica e melanconica e, nello stesso tempo, di un sorprendente taglio moderno che li rende straordinariamente attuali, questi scatti inediti, dimenticati in vecchi bauli per circa cinquant’anni, vengono riportati solo oggi alla luce dall’attento lavoro di restauro, archiviazione e ricerca dell’Archivio Johnny Moncada operato da Valentina Moncada, figlia del fotografo. Grazie al sostegno della Nando Peretti Foundation, questo lungo e attento lavoro ha avuto inizio in occasione dei preparativi della prima mostra personale del fotografo alla Galleria Valentina Moncada, Roma, nell’aprile 2012, proseguendo con l’esposizione a Somerset House, nell’aprile 2014, e successivamente al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Roma, con “Made in Italy. Una visione modernista. Johnny Moncada, Gastone Novelli, Achille Perilli”, Luglio 2014.

Il volume omonimo edito da Rizzoli International, vanta il contributo dell’Art Director Antonio Monfreda e i testi di grandi personaggi della moda di oggi. Da una brillante introduzione di Franca Sozzani, Editor in Chief di Vogue Italia, al raffinato testo di Hamish Bowles, autorità internazionale nel mondo della moda e del design e Editor di Vogue USA, ma soprattutto della leggendaria Veruschka, che per la prima volta ricorda il suo viaggio in Italia e il lavoro svolto con Johnny Moncada per le riviste Harper’s UK e The Tatler. Inoltre, il contributo significativo del giornalista Massimo di Forti, l’unico che nell’arco della sua carriera ha avuto l’occasione di incontrare e intervistare i due protagonisti del volume, di Antonio Monfreda, che con sguardo moderno e originale ha sapientemente selezionato gli scatti pubblicati tra i più di 100.000 ritrovati, e infine di Valentina Moncada, storica dell’arte e gallerista italiana, che insieme al padre ha riportato alla luce questa incredibile storia.

L’esposizione, che si inaugura contemporaneamente all’apertura di “Bellissima” a cura di Maria Luisa Frisa, Anna Mattirolo e Stefano Tonchi al MAXXI – Museo nazionale delle Arti del XXI secolo, contribuirà in maniera significativa alla storia della moda italiana rappresentando un viaggio tra le principali firme del Made in Italy, come ad esempio Antonelli, Biki, de Barentzen, Sorelle Fontana, Forquet, Irene Galitzine, Lancetti, Tricò e Valentino.

In mostra anche il video a cura di Giorgio e Chiara Horn per thevisualclinic.com realizzato a partire dall’idea che un’immagine possa riportare in vita l’esperienza vissuta tra il fotografo e la modella, il loro viaggio in Italia, la magia della camera oscura. Una dimensione in cui le scansioni fotografiche sono montate e composte tra di loro in un processo poetico-onirico di grande impatto visivo, ricalcando la scelta operata nella pubblicazione.

Info: www.museomacro.org

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