LUCCA. L’associazione Photolux porta a Lucca, in anteprima italiana, dal 19 novembre all’11 dicembre, una mostra che presenta una piccola ma preziosa serie di vintage degli anni americani e una selezione delle molte immagini che Vivian Maier scattò nel corso dei suoi soggiorni a Champsaur in Francia ora conservate nell’archivio della Association Vivian Maier et le Champsaur.

 

Fotografie © Vivian Maier – Collezione Association Vivian Maier et le Champsaur, Fondo John Maloof
Fotografie © Vivian Maier – Collezione Association Vivian Maier et le Champsaur, Fondo John Maloof

 

Partendo dai materiali scoperti da John Maloof, la mostra, che è curata da Enrico Stefanelli, apre a una nuova lettura dell’opera di Vivian Maier e permette di indagare la parte meno conosciuta della sua biografia, legata alla terra natale materna.

Esposte 63 fotografie, di cui 48 relative al periodo francese e di manifesti cinematografici.

Vivian Maier fotografava tutto ciò che le si presentava davanti, nelle grandi metropoli americane così come a Champsaur, una piccola valle delle Alte Alpi francesi. Il suo sguardo si soffermava sugli altri, sulle persone e le strade soprattutto, più raramente sui paesaggi.

 

 

Vivian Maier (1926-2009) nasce a New York da padre americano e madre francese.
Nel 1932-1933 si trasferisce con la madre a Champsaur in Francia. Nel 1938 rientra negli Stati Uniti e torna in Francia soltanto nel 1950-1951 per mettere all’asta una proprietà di famiglia che le era stata lasciata in eredità. Nel corso di questo soggiorno scatta le sue prime fotografie “francesi”: percorrendo la regione in bicicletta cattura l’anima delle persone che la abitano, i contadini, i bambini, gli anziani con la stessa ossessione per la documentazione e l’accumulo che caratterizza la sua successiva produzione americana e rappresenta una delle chiavi principali della sua poetica.
Tornata a New York, con i soldi ricavati dalla vendita compra una Rolleifleix con la quale viaggiò negli Stati Uniti prima di stabilirsi a Chicago. Qui viene assunta come bambinaia dalla famiglia Ginsburg e dà libero sfogo alla sua passione per la fotografia, sviluppando i negativi e film nel bagno privato che ha a disposizione.
Tra il 1959 e il 1960 compie un lungo viaggio intorno al mondo e come ultima tappa sceglie Champsaur dove continua la documentazione della regione e dei suoi abitanti spostandosi in bicicletta e scattando moltissime fotografie. Negli anni successivi continua a lavorare come bambinaia e a scattare moltissimo, anche a colori, andando a costituire l’enorme archivio scoperto da John Maloof nel 2007.

 

Vivian Maier. Un itinerario dagli Stati Uniti a Champsaur 

Dove: Palazzo Ducale, Piazza Napoleone, Lucca.

Quando: 19 novembre – 11 dicembre 2016

Orario: tutti i giorni dalle 10 alle 19,30

Infowww.photoluxfestival.it