FORLì. Marilyn Monroe, Che Guevara, Sophia Loren, John Kennedy, Arnold Schwarzenegger: sono solo alcune delle numerose celebrità colte dall’obiettivo di Elliott Erwitt ed esposte, dal 23 settembre, ai Musei di San Domenico. 

 

USA. Reno, Nevada. 1960. Marilyn MONROE during the filming of "The Misfits". © Elliot Erwitt / Magnum Photos
USA. Reno, Nevada. 1960. Marilyn MONROE during the filming of “The Misfits”. © Elliot Erwitt / Magnum Photos

 

L’esposizione, ‘Elliott Erwitt Personae‘, è la prima grande retrospettiva delle sue immagini sia in bianco e nero – diventate delle icone ed esposte con grande successo a livello internazionale – e a colori, quasi del tutto inedita. Il percorso espositivo mette in evidenza l’eleganza compositiva, la profonda umanità, l’ironia e talvolta la comicità, tutte caratteristiche che rendono Erwitt un autore amatissimo e inimitabile, non a caso considerato il fotografo della commedia umana.

 

© Elliot Erwitt / Magnum Photos
SPAIN. Madrid. 1995. Prado Museum. © Elliot Erwitt / Magnum Photos

 

Su tutte Erwitt posa uno sguardo acuto e al tempo stesso pieno di empatia, dal quale emerge l’ironia e la complessità del vivere quotidiano. Con lo stesso atteggiamento, d’altra parte, Erwitt rivolge la sua attenzione a qualsiasi altro soggetto.

Con il titolo Personae si allude proprio a questa sua adesione alla vita concreta degli individui e, nello stesso tempo, a un senso della maschera e del teatro, che caratterizza tutta la sua produzione, in particolare le foto realizzate con lo pseudonimo di André S. Solidor. A.S.S. (l’acronimo non è casuale) è la maschera che Erwitt dedica senza diplomazia al mondo dell’arte contemporanea ed a un certo tipo di fotografia.

In questo modo dà vita ad un suo alter ego irriverente, che ama tutto ciò che E.E. detesta: il digitale e il photoshop, la nudità gratuita e l’eccentricità fine a se stessa. Una maschera dissacrante che prende in giro certi artisti, con una esilarante parodia, che fa sorridere e, nello stesso tempo, invita a una seria riflessione sul mercato dell’arte.

 

USA. Las Vegas, Nevada. 1957. Showgirls. © Elliot Erwitt / Magnum Photos
USA. Las Vegas, Nevada. 1957. Showgirls. © Elliot Erwitt / Magnum Photos

 

Con Solidor, presente in mostra anche con un video, si apre la sezione dedicata al colore. Quando Erwitt inizia la sua carriera, negli anni ’40, la fotografia è sostanzialmente in bianco e nero. Le prime pellicole a colori, appena comparse, sono instabili, hanno costi molto alti, risultati poco fedeli e soprattutto non gestibili nei laboratori personali dei fotografi.
Con gli anni il colore migliora tecnicamente e i giornali lo adottano, imponendolo ai fotografi, che, per comodità e per scelta di linguaggio espressivo, rimangono ancorati al bianco e nero per le foto artistiche. Anche Erwitt vi si mantiene fedele, dedicando il colore solo ai lavori editoriali e pubblicitari: dalla politica al sociale, dall’architettura al cinema e alla moda.
A distanza di decenni, intorno a queste immagini Erwitt ha compiuto un vero e proprio viaggio, durato mesi, posando su di esse uno sguardo critico e contemporaneo. E’ nata così una raccolta, pubblicata per la prima volta nel 2013 con il volume Kolor di teNeues e ora finalmente esposta con circa 100 scatti, che lui stesso ha selezionato con Biba Giacchetti nel suo studio di New York.

La rassegna dimostra così come la sua straordinaria sensibilità passi indifferentemente dal colore al bianco e nero e viceversa, in una totale continuità di stile e di ricerca. Membro dal 1953 della storica agenzia Magnum, Erwitt ha raccontato con piglio giornalistico gli ultimi sessant’anni di storia e di civiltà contemporanea, cogliendo gli aspetti più drammatici ma anche quelli più divertenti della vita che è passata di fronte al suo obiettivo. Senza dimenticare la sua lunga carriera di autore e regista televisivo, a cui sarà dedicata una rassegna cinematografica promossa da Civitas e Settimana del Buon Vivere.

 

 

 

La mostra comprende circa 170 scatti, che Elliott Erwitt ha selezionato personalmente , traendoli dal suo vastissimo archivio. Le foto, nel formato di cm.70 x 100 e di cm. 100 x 140, sono stampate con particolare cura e allestite con cornici fine art e vetro antiriflesso. Una accurata audioguida è disponibile per tutti i visitatori.
La mostra, curata da Biba Giacchetti con il progetto di allestimento di Fabrizio Confalonieri, è promossa dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, con Civitas, Romagna Terra del Buon vivere e con il Comune, l’Assessorato e il Servizio Cultura e Musei di Forlì, ed è organizzata da Civita Mostre con la collaborazione di SudEst57.

Oltre ai consueti incontri di formazione nelle scuole, insieme alle associazioni locali, Civitas e Romagna TBV promuoveranno altri eventi collaterali, tra cui, in collaborazione con la Fondazione Fotografia Modena, un ciclo di stage intensivi, della durata di un week end, con alcuni tra i maggiori fotografi nei campi del ritratto, del paesaggio e della fotografia documentaria.
La mostra e il calendario aggiornato degli appuntamenti collaterali su mostraerwittforli.it