Indagine sugli spazi: i territori intermedi di Gabriele Basilico

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Da settembre il Museo Civico Castello Ursino di Catania si apre alla fotografia. E lo fa con una mostra dedicata a Gabriele Basilico, a cura di Filippo Maggia.

La mostra di Gabriele Basilico a Catania: foto inedite

Gabriele Basilico Territori intermedi” nasce come riflessione su un’importante, fondamentale, parte del lavoro di Gabriele Basilico sino a oggi rimasta in ombra.

Ovvero di fotografie realizzate in parte come studi o infine “sacrificate” per esigenze precise derivanti dalla committenza.

Ci sono oltre 120 immagini pubblicate nel catalogo dell’esposizione, di cui oltre 60 proposte in mostra. Queste foto sono quasi tutte inedite, eppure scelte e selezionate da Basilico stesso, e mai pubblicate né presentate in esposizioni personali o collettive, salvo rari casi.

Si tratta di fotografie realizzate dalla metà degli anni Ottanta sino al primo decennio Duemila e che hanno coperto gran parte della carriera del fotografo milanese.

gabriele basilico Milano 1985
Gabriele Basilico, Milano 1985. Courtesy Archivio Basilico, Milano

L’incarico francese e il “viaggio” con Ghirri

Nel 1984 Gabriele Basilico riceve l’incarico di partecipare alla Mission Photographique de la DATAR. Si tratta di una grande committenza pubblica voluta dal governo francese per registrare le mutazioni del paesaggio in atto nel Paese transalpino.

Un progetto che vide coinvolti 28 fotografi internazionali tra il 1984 e il 1988.

Il 1984, poi, è anche l’anno di “Viaggio in Italia”, mostra e libro nei quali Luigi Ghirri, con Gianni Leone e Enzo Velati, radunano le differenti esperienze dei fotografi italiani – e di alcuni ospiti stranieri – sul paesaggio del Bel Paese. Per la prima volta si sono organizzati per provare a esprimere un ragionamento complessivo, un tentativo, forse un embrione di una tendenza mai veramente espressa come movimento. 

La partecipazione alla Mission Photographique de la DATAR per Basilico è anche un’occasione per avviare un progetto personale che diventerà in pochi anni un libro e poi mostra. Stiamo parlando di“Bord de Mer”.

Osservando e analizzando il paesaggio, Basilico inizia a indagare con sempre maggior insistenza il rapporto fra le opere dell’uomo e lo spazio. Quello spazio che occupa piani visivi all’interno dell’immagine sino ad allora poco o quasi mai considerato.

Il primo piano, ad esempio, diviene così la pavimentazione stradale o la spiaggia, spesso restituite fotograficamente grazie a una nuova interpretazione della luce, diretta e indiretta, e della natura, dei cieli e degli spazi aperti, ora campiture non più definite all’interno della lastra fotografica. 

gabriele basilico montecarlo 2005
Gabriele Basilico Montecarlo, 2005. Courtesy Archivio Basilico, Milano

La mostra a Catania è una prima assoluta

La mostra di Basilico a Catania è promossa e realizzata da Fondazione OELLE Mediterraneo antico in collaborazione con l’Archivio Gabriele Basilico. Si tratta di un’anteprima assoluta come precisa il curatore Maggia.

La selezione delle fotografie che ho fatto – spiega Maggiarivela un approccio sino a oggi poco indagato all’interno della ricca produzione artistica lasciata da Basilico“.

In questo senso i territori intermedi sono spazi fisici tangibili con lo sguardo, ma anche spazi mentali, indotti nell’osservatore dai vuoti, dalle assenze determinate da pause e silenzi nella costruzione visuale dell’immagine. 

gabriele basilico langhe fenoglio
Gabriele Basilico, Langhe Fenoglio, 2008. Courtesy Archivio Basilico, Milano

Le opere, appositamente stampate per l’esposizione al Castello Ursino di Catania dall’Archivio Gabriele Basilico, sono in due formati: 52 in formato 50×60 cm e 10 in formato 100×130 cm.

Fotografie che “svelano l’anima del grande maestro italiano, conosciuto in tutto il mondo, e dialogano con la memoria storica del castello medievale siciliano” precisa Carmelo Nicosia, direttore della Fondazione OELLE Mediterraneo antico.

Le sue visioni dei margini e delle periferie delle città in continua trasformazione offriranno sicuramente a visitatori e istituzioni spunti di riflessione sulla nostra società e su un prossimo futuro da re-immaginare” aggiunge Ornella Laneri, presidente della Fondazione OELLE Mediterraneo Antico.

Gabriele Basilico-Territori intermedi
Dove
Museo Civico “Castello Ursino”, piazza Federico II di Svevia, Catania
Quandodal 18 settembre 2021 al 6 gennaio 2022
Orarida lunedì a domenica dalle 9 alle 19
Ingresso9 euro intero; 5 euro ridotto
Infowww.fondazioneoelle.com
La mostra è accompagnata da un ricco volume contenente tutte le opere in mostra edito da Skira e, per l’edizione francese, da Xavier Barral, con testi critici di Filippo Maggia e Luca Molinari.
The Mammoth's Reflex
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Fotografia Europea 2024

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