Gianni Berengo Gardin: 120 foto mai viste in mostra a Brescia

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Il Mo.Ca. – Centro delle nuove Culture di Brescia accoglie la mostra Cose mai viste. Fotografie inedite, a cura di Renato Corsini. La mostra è nata da un’idea di Gianni Berengo Gardin, con la ricerca iconografica di Susanna Berengo Gardin.

Una monumentale monografica che anticipa la nuova edizione del Brescia Photo Festival nell’anno della Capitale italiana della Cultura.

Dal treno, Bologna, 1990 © Gianni Berengo Gardin/Courtesy
Dal treno, Bologna, 1990 © Gianni Berengo Gardin/Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia

Le fotografie inedite di Gianni Berengo Gardin a Brescia

Per la prima volta Brescia ospita 120 fotografie in bianco e nero inedite e mai pubblicate di Gianni Berengo Gardin. Le fotografie, tutte stampate per l’occasione in camera oscura e su carta ai sali d’argento, propongono la rilettura del suo straordinario percorso, dagli anni ‘50 del secolo scorso fino a oggi, arricchendo il monumentale repertorio iconografico del Maestro con delle preziose novità.

Fotografo dal 1954, con settant’anni di carriera, Gianni Berengo Gardin è uno degli interpreti più rappresentativi del panorama italiano e internazionale. Dopo un attento lavoro di selezione, coadiuvato dalla figlia Susanna, sono riemerse una serie di immagini “nuove”, mai viste prima; fotografie all’epoca rimaste sepolte da altre o più semplicemente trascurate in quel momento.

“Ridare vita e rileggere gli archivi – sottolinea il curatore Renato Corsini – è un valore fondamentale per la fotografia di qualità; solo quella che si consolida forte della capacità di storicizzarsi, e mantiene, e spesso accresce nel tempo il suo valore, testimoniale e artistico, è fotografia con la ‘f’ maiuscola”.

Milano, 1995 © Gianni Berengo Gardin/Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia
Milano, 1995 © Gianni Berengo Gardin/Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia

Dall’indagine sociale alla vita quotidiana: tutti i generi esposti

Il percorso espositivo tocca i temi più caratteristici della sua ricerca, che spazia dall’indagine sociale alla vita quotidiana, dal mondo del lavoro fino all’architettura e al paesaggio con scatti dal 1954 al 2019 che portano il visitatore a girare il mondo con alcuni sguardi inediti sulla realtà. Dalla Svezia a Mosca, con il fermo immagine della pesa pubblica al mercato, passando per l’immancabile Venezia, l’amata Parigi, un pellegrinaggio a El Rocío in Andalusia, si arriva fino al colpo d’occhio di un gruppo di operai che fanno ginnastica collettiva nel cantiere dell’Aeroporto di Osaka nel 1993.

Il nuovo libro di Contrasto

La mostra, accompagnata da un libro edito da Contrasto, conferma ancora una volta Berengo Gardin come il maestro del bianco e nero, capace di costruire un patrimonio visivo unico dell’Italia dal dopoguerra a oggi (e non solo del nostro Paese), caratterizzato da un’assoluta coerenza nelle scelte linguistiche e da un approccio “artigianale” al lavoro. Nelle inchieste sociali, così come nei paesaggi, il soggetto principale della sua ricerca è sempre l’uomo, colto nella relazione emotiva, psicologica e profonda con l’ambiente che lo circonda.

Interprete sensibile e partecipe, Gianni Berengo Gardin ha osservato tante volte il mondo tornando e ritornando a visitare luoghi che col tempo sono diventati familiari al suo sguardo e alla nostra memoria.

Gianni Berengo Gardin, Cose mai viste
DoveMo.Ca – Centro delle nuove Culture, via Moretto 78, Brescia
Quando25 febbraio – 21 maggio 2023
OrariDal martedì alla domenica dalle 15 alle 19
IngressoIntero 5 euro; ridotto 4 euro. Previste altre riduzioni
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Fotografia Europea 2024

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