Photo&Food: il cibo nelle fotografie Magnum dagli anni ’40 a oggi

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Photo&Food è il titolo della mostra ospitata a Verona che racconta il cibo attraverso le fotografie scattate dai fotografi Magnum. L’esposizione, ospitata all’Eataly Art House – E.ART.H. è curata da Walter Guadagnini, in collaborazione con Costanza Vilizzi, e realizzata insieme a Magnum Photos.

Il cibo nella fotografia Magnum

Esposte a Verona ben 125 immagini firmate da 29 fotografi internazionali, membri dell’agenzia Magnum Photos.

Tra questi troviamo: Abbas, Eve Arnold, Olivia Arthur, Jonas Bendiksen, Werner Bischof, René Burri, Bruce Davidson, Cristina De Middel, Elliott Erwitt, Leonard Freed, Ara Güler, Philippe Halsman, Nanna Heitmann, Thomas Hoepker, David Hurn, Elliott Landy, Guy Le Querrec, Alex Majoli, Peter Marlow, Inge Morath, Martin Parr, Paolo Pellegrin, Raghu Rai, George Rodger, Zied Ben Romdhane, Jérôme Sessini, David Seymour, Ferdinando Scianna, Alex Webb.

L’esposizione è pensata appositamente per gli spazi dell’Art House e per rendere gli alimenti, la tradizione e il ruolo sociale del cibo protagonisti di un percorso unico.

Philippe Halsman, Marilyn Monroe, USA, 1952 © Philippe Halsman/Magnum Photos
Philippe Halsman, Marilyn Monroe, USA, 1952 © Philippe Halsman/Magnum Photos

Cinque sezioni da esplorare

Divisa in cinque sezioni e organizzata secondo un andamento sia cronologico che tematico, l’esposizione considera il cibo nella sua connotazione sociale, economica e simbolica, evidenziando l’inestricabile legame tra la vita dell’uomo e tutte quelle attività legate agli alimenti che appartengono a una sfera naturale e soprattutto culturale.

La mostra si apre sulle immagini in bianco e nero della sezione Dalla guerra al Boom, che presenta le opere di Werner Bischof, Elliott Erwitt, Inge Morath, Martin Parr, George Rodger e David Seymour. Il percorso prende le mosse dalla descrizione di un periodo drammatico, la Seconda guerra mondiale, in cui nutrirsi era una preoccupazione quotidiana per la maggior parte della popolazione europea.

Si prosegue con gli anni Cinquanta e Sessanta: un’altra società e un diverso rapporto con il cibo si fanno avanti nei decenni della ricostruzione e del boom economico. Esplode la convivialità, si immortalano grandi tavolate, il cibo inizia a essere spettacolare e proprio i grandi protagonisti della scena culturale e politica interpretano al meglio questo ruolo. Infatti, nella sezione Il cibo delle star – composta dalle opere di René Burri, Bruce Davidson, Elliott Erwitt, Ara Güler, Philippe Halsman, Thomas Hoepker, David Hurn, Elliott Landy, Peter Marlow, Martin Parr, David Seymour – si incontrano Marilyn Monroe e Ronald Reagan, Alfred Hitchcock e Muhammad Ali, testimonial non di un brand specifico, ma del nuovo rapporto che la società ha intessuto con la tavola.

La terza sezione, intitolata significativamente Dal produttore al consumatore, riunisce una selezione di immagini legate alla filiera alimentare e a tutti quei processi che trasformano un prodotto della natura in merce, sino alla sua fruizione. Eve Arnold, Alex Majoli, Martin Parr, Paolo Pellegrin, Ferdinando Scianna, Alex Webb sono gli autori di scatti provenienti da ogni parte del mondo che lasciano emergere l’aspetto più specificamente sociale, economico e latamente politico del cibo, in un affascinante incrocio tra la tradizione di determinate colture e culture e la contemporaneità dei meccanismi di distribuzione di massa.

Il quarto capitolo di questo romanzo dell’immagine e del gusto è dedicato alle nuove forme di produzione e consumo e si intitola Cibo estremo. Attraverso le opere di Jonas Bendiksen, Cristina de Middel, Martin Parr, Zied Ben Romdhane, Jérôme Sessini, Alex Webb, la mostra compie un viaggio tra attrazione e incredulità, in un mondo da un lato permeato dalla tecnologia, dall’altro desideroso di riscoprire ritmi e modi di vita del passato, per recuperare una necessaria durabilità, uno sguardo che è anche una sfida per tutti noi.

La mostra si chiude poi su un tema da sempre legato a tutte le fasi del rapporto tra l’uomo e il cibo, dalla raccolta alla coltivazione sino al consumo, vale a dire l’aspetto sacrale, che tocca ogni cultura e ogni forma religiosa. Nella sezione La tavola sacra, attraverso le opere di Abbas, Olivia Arthur, Jonas Bendiksen, Leonard Freed, Nanna Heitmann, Guy Le Querrec, Raghu Rai, Ferdinando Scianna, si entra in una dimensione simbolica, percorrendo i diversi continenti per partecipare a riti che l’uomo segue dalla notte dei tempi nel tracciare la propria relazione con il cibo.

Il cibo e il rapporto con le persone, il mondo e le tradizioni

Un lungo viaggio visuale, ricco di sorprese, punteggiato di immagini spesso giocose, talvolta drammatiche, mai banali, che sempre pongono in relazione l’esperienza umana con i prodotti della natura e con la loro elaborazione – “Il crudo e il cotto”, per citare il titolo di un volume epocale dell’antropologo Claude Lévi Strauss – dove non a caso poche sono le immagini nelle quali la figura umana non abbia un ruolo centrale, di necessario co-protagonista dello scatto.

Martin Parr, New Brighton, England, 1983-1985 © Martin Parr/Magnum Photos
Martin Parr, New Brighton, England, 1983-1985 © Martin Parr/Magnum Photos
Photo&Food. Il cibo nelle fotografie Magnum dagli anni Quaranta a oggi
DoveEataly, via Santa Teresa 12, Verona
QuandoDal 22 aprile al 17 settembre 2023
OrariDal mercoledì alla domenica dalle 12 alle 20
Ingressogratuito
Infoeatalyarthouse.it
The Mammoth's Reflex
The Mammoth's Reflexhttps://www.themammothreflex.com
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