Mimmo Jodice: fotografie senza tempo in mostra a Torino

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Le Gallerie d’Italia di Torino ospitano la mostra Mimmo Jodice. Senza Tempo. L’esposizione fa parte del percorso La Grande Fotografia Italiana a cura di Roberto Koch con l’intento di realizzare un omaggio ai grandi maestri della fotografia del Novecento del nostro paese.

La mostra prevede il coinvolgimento di Mario Martone, regista e autore, che ha diretto e realizzato un filmato documentario sulla vita di Mimmo Jodice, suo amico e concittadino, che viene proiettato al pubblico per la prima volta.

Punta Pedrosa, 1998 © MIMMO JODICE/RIPRODUZIONE VIETATA
Punta Pedrosa, 1998 © MIMMO JODICE/RIPRODUZIONE VIETATA

Mimmo Jodice a Torino: 80 fotografie da guardare e riguardare

Mimmo Jodice. Senza Tempo offre una significativa sintesi della produzione di Jodice. La mostra ripercorre i principali temi ispiratori della sua arte in altrettante sezioni della mostra (Anamnesi, Linguaggi, Vedute di Napoli, Città, Natura, Mari) attraverso 80 fotografie realizzate dal 1964 al 2011.

Tra queste immagini si ritrovano alcune delle opere iconiche che hanno definitivamente attestato la grandezza del maestro napoletano. Dalle foto che immortalano statue e mosaici, vestigia delle antiche civiltà del Mediterraneo, a un interesse di tipo sperimentale e concettuale per il linguaggio fotografico; dalle vedute urbane di Napoli e di altre metropoli contemporanee, cariche di assenza e silenzio, nelle quali – come scrive l’autore – “la realtà e la mia visione interiore coincidono”, alle trasfigurazioni del paesaggio naturale fino alla struggente malinconia dei suoi mari. La sezione natura, invece, propone opere esposte per la prima volta, aggiungendo così un nuovo e ulteriore capitolo alla sua ricerca.

Testa di Apollo, Baia, 1993 © MIMMO JODICE/RIPRODUZIONE VIETATA
Testa di Apollo, Baia, 1993 © MIMMO JODICE/RIPRODUZIONE VIETATA

Le visioni fotografiche di Jodice

Nato a Napoli nel 1934, Jodice si avvicina alla fotografia attratto dalla sua capacità di creare visioni più che documentazioni. Protagonista nel dibattito culturale che ha portato alla crescita e successivamente all’affermazione della fotografia italiana anche in campo internazionale, sin dagli anni Sessanta Jodice impiega la fotografia nella sua doppia valenza di strumento di analisi del reale e di indagine introspettiva.

I suoi esordi avvengono a stretto contatto con il tessuto culturale e sociale della sua città natale: Napoli. Negli anni Settanta sperimenta nuovi linguaggi tecnici e la materialità dell’oggetto fotografico, utilizzando al tempo stesso la fotografia come strumento di impegno sociale. Dagli anni Ottanta la figura umana non è più fisicamente presente sotto il suo obiettivo e il centro della sua ricerca diventa invece il paesaggio, inteso come paesaggio di natura, di civiltà, di memoria e di sogno.

Nel suo percorso incontra non solo gli spazi urbani e costruiti ma anche alberi, piante, giardini e boschi, segni di una naturalità spontanea e indomabile che ugualmente esiste accanto a noi. In una serie di “quadri” straordinari e preziosi, l’autore osserva questi elementi e riconosce in loro il silenzio di cui si nutrono, indispensabile per vivere come la luce, come l’aria. Alla capacità unica di Mimmo Jodice di mostrarci la realtà vista attraverso il filtro di un tempo diverso e sospeso, e così interpretata, è dedicata, in sintesi, la mostra.

Oltre a tempi e spazi definiti

La grande forza del lavoro di Mimmo Jodice risiede proprio in questa sua straordinaria capacità di scavalcare ogni contingenza temporale per donarci immagini di una consistenza diversa da quella che fatti e foto di cronaca potrebbero avere.

Proprio il tempo, la capacità di ribaltarne il senso e di non farsi assoggettare alle sue regole, è forse la materia che più di tutte Jodice riesce a manovrare con grande sapienza, rifiutando le leggi della realizzazione e del consumo rapido di immagini magari prese al volo, con il cronometro dell’immediatezza in mano.

Il suo, invece, è il tempo lungo della comprensione, della sintonia profonda con ciò che ha davanti; è il tempo della camera oscura in cui, di nuovo, a contatto diretto con le sue immagini e le sue visioni riesce, alla fine, a creare opere che ci appaiono come reperti di un mondo noto eppure sconosciuto, tracce di un universo magnifico, poetico, straniante e appunto, atemporale.

Mimmo Jodice. Senza Tempo
DoveGallerie d’Italia – Torino, Piazza San Carlo 156, Torino
QuandoDal 29 giugno al 7 gennaio 2024
OrariMartedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 9,30 alle 19,30. Mercoledì dalle 9,30 alle 22,30. Lunedì chiuso
IngressoIntero 10 euro; ridotto 8 euro. Previste altre riduzioni
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Fotografia Europea 2024

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