30 fotografie di Melo Minnella per scoprire la Sicilia

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Il Museo Civico di Castelbuono, in provincia di Palermo, inaugura la mostra, Paesaggi, memorie e astrazioni. La Sicilia di Melo Minnella a cura di Valentina Bruschi.

L’istituzione museale di Castelbuono ha acquisito un importante corpus di fotografie del fotografo siciliano Melo Minnella grazie al bando Strategia Fotografia 2022, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Melo Minnella, Vulcano, 1975, 45 x 30 cm, stampa fotografica su carta baritata, collezione Museo Civico di Castelbuono
Melo Minnella, Vulcano, 1975, 45 x 30 cm, stampa fotografica su carta baritata, collezione Museo Civico di Castelbuono

Melo Minnella a Castelbuono: cosa si può vedere in mostra?

In mostra 30 fotografie in bianco e nero che rendono omaggio al fotografo siciliano.

Le fotografie sono dedicate esclusivamente alla Sicilia e sono state suddivise secondo quattro tematiche che ricorrono spesso nella sua ricerca e che a volte s’intrecciano tra loro.

Madonie e altri paesaggi

Nel primo tema, Madonie e altri paesaggi, il fotografo non ha soltanto documentato la trasformazione del paesaggio e le tradizioni contadine, ma ha spesso realizzato delle composizioni estetiche con elementi geometrici insiti nei contesti agricoli.

Processioni

Il secondo tema, Processioni, testimonia una minuziosa ricognizione fotografica delle feste religiose (che forse il contemporaneo interesse di Leonardo Sciascia, Ferdinando Scianna e dello stesso Minnella ha contribuito a rilanciare e a rinvigorire), nonché del folklore siciliano di cui l’autore è appassionato collezionista.

Emicranie

Il terzo tema, Emicranie, è una ricerca che si sovrappone a volte con le processioni, con un’attenzione ai costumi utilizzati dalle confraternite, che si allarga con uno sguardo che abbraccia il mondo intero attraverso i primi piani di donne che con grande naturalezza trasportano sulla testa cesti di frutta, stoviglie o altro come se fossero degli strani copricapi.

Astrazioni e immagini iconiche

Infine, nella sezione Astrazioni e immagini iconiche, sono stati inseriti i ritratti di Sciascia e Guttuso, una celebre fotografia di una nuotatrice ripresa sott’acqua nel mare di Filicudi dove l’autore ha soggiornato a lungo ma anche, tra le altre, una serie dei pani realizzati per la festa di San Giuseppe a Salemi, resi in una trama astratta e contemporanea dal taglio dello scatto. Tutte queste immagini sono caratterizzate da ciò che l’antropologo Antonino Buttitta definisce la capacità di Melo Minnella di cogliere l’elemento magico che si nasconde nei dettagli del quotidiano, quel legame invisibile che unisce uomo, natura e storia. 

Melo Minnella, Pane per la festa di San Giuseppe a Salemi, 1975, 30 x 40 cm, stampa fotografica su carta baritata, collezione Museo Civico di Castelbuono
Melo Minnella, Pane per la festa di San Giuseppe a Salemi, 1975, 30 x 40 cm, stampa fotografica su carta baritata, collezione Museo Civico di Castelbuono

Minnella, un decano della fotografia siciliana

Melo Minnella, nato a Mussomeli nel 1937, è oggi il decano dei fotografi siciliani che ha attraversato il Novecento con il suo sguardo nel mondo umano e culturale della Sicilia, ma che ha anche percorso in lungo e in largo continenti e civiltà.

Tra gli anni Sessanta e Settanta, ha intrattenuto profonde relazioni con i più importanti intellettuali del tempo, da Leonardo Sciascia a Renato Guttuso, i cui iconici ritratti fotografici sono oggi presenti nella collezione permanente del Museo. La sua attività fotografica ha catturato lo spirito dei luoghi che ha visitato e le persone che ha fotografato in diverse parti del mondo. 

“La definizione, originale e molto nota, che della fotografia ha dato Henri Cartier-Bresson vale anche per Melo Minnella: l’arte di allineare mente, occhi, cuore. Nelle immagini del fotografo siciliano infatti traspare una profonda empatia per i soggetti, sia persone che paesaggi.

L’occhio del fotografo scansiona con dolcezza, nostalgia e sincera curiosità la destrezza degli artigiani, i giochi dei bambini, le conversazioni degli anziani nelle piazze, le feste di paese, il lavoro nei campi, non solo in Sicilia ma in diversi luoghi di vari continenti, con una predilezione per l’Oriente. Ferdinando Scianna, amico e collega di lunga data, ha sottolineato il rapporto delle fotografie di Melo Minnella con la cosiddetta scuola ‘umanistica francese’, nata alla fine della Seconda Guerra Mondiale e protrattasi fino alla fine degli anni Sessanta, caratterizzata da uno sguardo attento rivolto al quotidiano e alla “strada”, una sorta di realismo poetico, dove i protagonisti hanno lo stesso valore del contesto”, spiega Valentina Bruschi.

Quali sono le foto di Minnella acquisite dal Museo Civico di Castelbuono?

Il nucleo di immagini acquisite dal Museo riguarda principalmente la Sicilia a partire dagli anni Settanta fino ai primi anni Duemila. Gotografie dove la dimensione antropologica è fortemente interconnessa al valore estetico dei soggetti ritratti.

“Coerentemente con gli intendimenti culturali che in questi anni recenti hanno caratterizzato l’implementazione della collezione permanente, la presenza delle opere di Melo Minnella rappresenta un ulteriore tassello nella costruzione di una identità mediterranea attraverso le arti contemporanee”, commenta Laura Barreca, direttrice del Museo Civico di Castelbuono.

Paesaggi, memorie e astrazioni. La Sicilia di Melo Minnella
DoveCastello dei Ventimiglia, piazza Castello, Castelbuono, Palermo
QuandoDal 7 ottobre 2023 al 7 aprile 2024
OrariOrario estivo (fino alla fine di ottobre): tutti i giorni dalle 9,30 alle 13,30 e dalle 15,30 alle 18,30
Orario invernale (dal 1° novembre 2023) tutti i giorni dalle 9,30 alle 17. 
Ingresso5 euro intero; 3 euro ridotto
Infowww.museocivico.eu

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