Legacy: 200 fantastici scatti di Helmut Newton in mostra a Roma

-

Helmut Netwon è elegante, provocatorio, rivoluzionario. A cento anni dalla sua nascita, il Museo dell’Ara Pacis di Roma ospita la mostra Legacy, ideata per celebrare il fotografo scomparso nel 2004.

Un viaggio nella sua avventurosa vita attraverso oltre 200 scatti, in parte inediti, riviste e documenti, per raccontare con un nuovo sguardo l’unicità e lo stile di un protagonista del Novecento che si descriveva con queste parole: “Il mio lavoro come fotografo ritrattista è quello di sedurre, divertire e intrattenere”.

Helmut Newton Jerry Hall, Vogue America. Parigi, 1974 Jerry Hall, American Vogue. Paris, 1974 © Helmut Newton Foundation
Helmut Newton Jerry Hall, Vogue America. Parigi, 1974 Jerry Hall, American Vogue. Paris, 1974 © Helmut Newton Foundation

Legacy: la grande mostra di Helmut Newton a Roma

L’esposizione romana è curata da Matthias Harder (direttore della Helmut Newton Foundation) e da Denis Curti (direttore artistico de Le Stanze della Fotografia di Venezia).

Il percorso espositivo ripercorre la vita, umana e professionale, di un uomo ricordato come l’autore di scatti che hanno fatto la storia della fotografia, apparsi nelle più importanti copertine di fashion magazine, arricchiti da un corpus di inediti che svela aspetti meno noti della sua opera.

Sono circa 80 infatti le fotografie esposte per la prima volta in questa rassegna. A completare l’esposizione, le testimonianze prodotte dai materiali d’archivio come le stampe a contatto o le pubblicazioni speciali.

Sei capitoli cronologici raccontano l’evoluzione fotografica di Newton. Il fotografo, all’anagrafe Helmut Neustädter (cognome anglicizzato poi in Newton) nasce a Berlino nel 1920 da una benestante famiglia ebrea. Già a 12 anni dimostra familiarità con la macchina fotografica tanto che a 16 lavora come apprendista dalla famosa fotografa di moda Yva, sperimentando i suoi primi autoritratti, inscenati con grande sicurezza. Nel 1938 è costretto a lasciare la Germania a causa delle persecuzioni antisemite e, dopo un passaggio a Trieste, s’imbarca verso l’Australia dove apre un piccolo studio di fotografia che segnerà l’inizio della sua carriera.

La mostra ripercorre gli esordi degli anni Quaranta e Cinquanta in Australia fino agli ultimi anni di produzione, passando per gli anni Sessanta in Francia, gli anni Settanta negli Stati Uniti, gli Ottanta tra Monte Carlo e Los Angeles e i numerosi servizi in giro per il mondo degli anni Novanta.

Helmut Newton Autoritratto. Monte Carlo, 1993 Self-portrait. Monte Carlo, 1993 © Helmut Newton Foundation
Helmut Newton Autoritratto. Monte Carlo, 1993 Self-portrait. Monte Carlo, 1993 © Helmut Newton Foundation

Un mondo da esplorare che per capire la sua produzione

Il visitatore avrà la possibilità di entrare nel cuore del processo creativo per scoprire i segreti di alcune delle immagini divenute parte della nostra memoria visiva e collettiva, come la serie Big Nudes che diventerà il suo libro di maggior successo.

Il suo occhio ha rivoluzionato la fotografia di moda, come dimostrano gli scatti dedicati alle creazioni dello stilista André Courrèges, realizzati per la rivista britannica Queen nel 1964, e le collaborazioni con personalità del calibro di Yves Saint Laurent, Karl Lagerfeld, Thierry Mugler, Chanel e tanti altri. Il suo nome entrerà nel gotha dei fotografi quando nel 1961, su invito di Vogue Paris, si trasferisce con la moglie June nella capitale francese, dove perfezionerà il suo stile.

Dalla moda ai ritratti

Un focus specifico è dedicato proprio ai servizi di moda considerati all’epoca all’avanguardia, come quelli ispirati ai film di Alfred Hitchcock, Francois Truffaut e Federico Fellini. Non solo scatti, ma vere e proprie storie che contengono dettagli intriganti. Tra una sezione e l’altra, sarà possibile scorgere l’intensa attività ritrattistica di Newton che ha immortalato volti celebri come Gianni Versace, Andy Warhol, Charlotte Rampling, Romy Schneider, Catherine Deneuve, Mick Jagger, Nastassja Kinski, David Bowie, Elizabeth Taylor, Arthur Miller, solo per citarne alcuni.

Il rapporto con l’editoria italiana

La mostra riserva ampio spazio all’esperienza professionale del fotografo nel nostro Paese e al suo proficuo rapporto con l’editoria italiana. Una collaborazione importante che gli ha consentito di catturare le affascinanti atmosfere di località come Montecatini, Firenze, Milano, Capri, Venezia e, naturalmente, Roma.

Newton era di casa a Roma come raccontano otto scatti ambientati nella capitale, in prevalenza tratti dalla serie nota come Paparazzi. Questa sequenza fotografica, unita ad altre due immagini di moda, dimostra ancora una volta la sua capacità di creare atmosfere effimere e intense trasformando una foto in una visione.

Helmut Newton. Legacy
DoveMuseo dell’Ara Pacis. Ingresso da via di Ripetta 180, Roma
QuandoFino al 17 marzo 2024
OrariTutti i giorni dalle 9,30 alle 19,30
Ingresso13 euro intero; 11 euro ridotto. Previste altre riduzioni
Infowww.arapacis.it
The Mammoth's Reflex
The Mammoth's Reflexhttps://www.themammothreflex.com
Tutte le news sulla fotografia condivise dalla redazione. Contact: redazione@themammothreflex.com

Ultimi articoli

I “lampi di genio” di Philippe Halsman a Milano

Cerchi mostre in Lombardia? Fino al 1° settembre puoi vedere "Lampo di genio" con fotografie di Philippe Halsman. La...

Mostre ed eventi: tutta la bellezza di Fotografia Europea 2024

È ormai tutto pronto per la nuova edizione di Fotografia Europea 2024 a Reggio Emilia. Il festival fotografico, ormai...

Cosa vedere alla Biennale della Fotografia Femminile di Mantova?

Giunta alla terza edizione, la Biennale della Fotografia Femminile di Mantova per il 2024 si trasformerà per un mese...

You might also like
- potrebbero interessarti -