ROMA. Tra poco più di un mese inaugurerà a Roma una nuova galleria fotografica, Matèria. Si specializzerà in fotografia contemporanea e farà da subito le cose in grande visto che la prima esposizione sarà dedicata interamente a progetti inediti riguardanti il paesaggio. Progetti che sono stati selezionati attraverso un’open call lanciata sui social e valutati da una commissione di esperti del settore e che ora andranno a proseguire l’importante progetto “On Landscape Project #1” lanciato lo scorso anno a Londra.
Per saperne di più abbiamo intervistato Niccolò Fano del consiglio di amministrazione di Matèria.
Silvia: Il 17 aprile 2015 aprirà Matèria. Per l’inaugurazione si parte alla grande con una mostra dedicata ai libri di paesaggio. Dirla così sembra riduttivo, invece, il progetto è un ‘prolungamento’ del fortunato “On Landscape Project #1” presentato in Uk. Esattamente cos’è “On Landscape Project” e come siete arrivati alla conclusione di esportarlo in Italia?
Nicolò: On Landscape Project nasce grazie a tre artiste, Dafna Talmor, Emma Wieslander e Minna Kantonen, accomunate dalla ricerca e la rappresentazione del paesaggio in chiave fotografica. Lavorando sullo stesso tema con approcci concettuali ed estetici molto diversa tra loro, le artiste hanno fondato On Landscape Project, una piattaforma dedita allo studio e alla divulgazione della rappresentazione del paesaggio. Il progetto ha lo scopo, tramite la piattaforma online e il susseguirsi di mostre ed eventi, di allargare il dialogo concernente questo tema, coinvolgendo numerosi artisti, critici ed esperti. Il fine è di proporre una visione ampia e sfaccettata della rappresentazione e concezione del paesaggio.
La prima edizione, On Landscape #1, supportata dall’Arts Council di Londra, si è svolta al Guest Projects di Yinka Shonibare a Marzo 2014. Oltre ai lavori di Talmor, Wieslander e Kantonen fu indetta una call for entries per libri d’artista che ebbe un successo inaspettato con oltre 150 libri ricevuti. Il format prevedeva inoltre l’inclusione di un guest artist che per On Landscape #1 fu Minna Pollanen, e un testo critico affidato a Lucy Soutter, Professoressa Universitaria del Royal College of Art di Londra.
On Landscape # 2, qui a Roma, replicherà il format distinguendolo coinvolgendo artisti italiani, nello specifico per quanto riguarda il testo critico, la giuria dell’open call e il guest artist che molto presto annunceremo. L’open call è terminata il 16 febbraio e ha superato ogni mia aspettativa; oltre ai tantissimi titoli italiani, abbiamo ricevuto libri di altissima qualità da ogni angolo del mondo. Ora sta ai nostri giudici scegliere le pubblicazioni che andranno ad affiancare in galleria i lavori del guest artist, di Talmor, Wieslander e Kantonen il 17 aprile.
S: Per ricercare libri d’artista sul tema del paesaggio avete lanciato una open call. Avete già curiosato tra le proposte che vi hanno inviato? C’è qualcosa che vi ha sorpreso favorevolmente? (non i nomi ovviament ma non so, la mole di progetti inviati o la qualità dei lavori, l’orginalità…)
N:Come accennato in precedenza, l’open call mi ha sorpreso; oltre ad essere diventato il migliore amico del postino ho avuto l’occasione di sfogliare libri nuovi ogni giorni. Questo mi ha permesso di entrare in contatto con tantissimi progetti e artisti di cui non conoscevo l’esistenza, è stato un esercizio stimolante ed educativo, un crash course di cui sentirò la mancanza quando passerò alla mostra successiva. Le entries sono state di tutti i tipi e di altissima qualità, non vi posso dire il nome ma grazie a uno dei libri ricevuti ho scoperto un’artista con cui ho deciso di collaborare in pianta stabile; abbiamo cominciato da pochi giorni a lavorare sulla sua personale che si terrà a inizio 2016.
S: Sette giudici decideranno i lavori da esporre. Chi vi affiancherà nella vostra avventura?
N: I giudici sono il valore aggiunto del progetto: tenevo molto al fatto che fossero italiani e sono molto grato a tutti loro di aver accettato di partecipare a questo progetto; la loro esperienza beneficerà in maniera diretta i partecipanti dell’open call e in termini pratici curatela della mostra. Il team esterno è formato da Chiara Capodici e Fiorenza Pinna di 3/3 e da Gianpaolo Arena, editor di Landscape Stories e curatore di Calamità/a. Colgo l’occasione per ringraziarli per la loro professionalità, entusiasmo e disponibilità, il loro apporto è stato fondamentale per la divulgazione della call e lo sarà ancor di più il giorno della selezione. Il team interno che andrà ad affiancare Gianpaolo, Fiorenza e Chiara sarà formato dalle fondatrici di On Landscape Project, Emma, Minna e Dafna. Anch’io sarò in commissione ma lascerò l’ultima parola agli esperti in materia.
S: Questi libri dovranno essere autoprodotti e di bassa tiratura. Qual’è l’obiettivo?
N: L’obiettivo è di rendere democratico il processo di partecipazione, dare spazio a nuove visioni, a progetti emergenti da affiancare a titoli più affermati. Il range è molto ampio permettendo anche a chi non ha la possibilità di sviluppare un progetto con una casa editrice, di partecipare ed esporre il proprio lavoro.
S: Una volta terminata la mostra questi libri andranno a costituire un patrimonio collettivo sul tema? Com’è che si evolverà “ On Landscape Project”?
N: La call permette a chi partecipa di donare il proprio libro alla collezione di On Landscape Project che va allargandosi di mostra in mostra. Una selezione dei titoli esposti a Londra saranno portati a Roma, così come i libri esposti a Roma potranno essere inseriti nelle edizioni successive del progetto. Sono sicuro che Minna, Emma e Dafna stanno valutando attentamente il futuro del progetto, per ora ci concentriamo sulla riuscita della mostra a Roma e la valorizzazione dei lavori di chi ha riposto in noi la fiducia inviando il proprio libro.
S: Per la prima volta in Italia verranno anche presentati i lavori fotografici di Dafna Talmor, Emma Wieslander e Minna Kantonen, fondatrici di On Landscape Project. Di cosa si tratta? Di che lavori parliamo?
N: Parliamo di lavori completamente diversi tra loro e di approcci personali a un tema unificante. Non vi voglio rovinare la sorpresa, ci vediamo in galleria il 17 aprile per l’inaugurazione.
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