L’arte contemporanea invade gli spazi della stazione Tiburtina

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ROMA. L’arte contemporanea invade gli spazi della Stazione Tiburtina di Roma con la mostra Osmosis, realizzata dagli studenti della terza edizione del Luiss Master of Art, corso di alta formazione postlaurea organizzato all’interno del Luiss Creative Business Center. Il percorso formativo, sotto la guida di Achille Bonito Oliva (responsabile scientifico del Master), termina con il debutto dell’intero gruppo di studenti e segnala l’identità di un “curatore collettivo” che applica la divisione del lavoro intellettuale in tutte le funzioni progettuali, culturali, organizzative: dal concept alla scelta di artisti e opere, dall’allestimento alla comunicazione, sino alla preparazione del catalogo.

 

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Osmosis fotografa un istante della realtà: l’incertezza generata dalla crisi e la mostra trova la sua naturale collocazione all’interno della Stazione Tiburtina, una moderna opera architettonica di grande valore, hub italiano dell’Alta Velocità, caratterizzata da ampi spazi sospesi, passaggi, attraversamenti. Una delle “bolle” nella galleria centrale si trasforma nello spazio vitale della mostra e la stazione vive il suo ruolo di grande piazza urbana, patrimonio architettonico, spazio pubblico d’incontro in cui poter trascorrere del tempo, con uno sguardo anche all’arte contemporanea.

Uno spazio dinamico e multimediale in cui la mostra Osmosis rappresenta un’intenzionale dispersione e frantumazione del tradizionale recinto espositivo della mostra, fino alla smaterializzazione nella pura sonorità (con la collaborazione di Ram radioartemobile). E’ il connubio fra l’architettura sospesa e la potenza espressiva dell’arte a restituire un’immagine dell’instabilità del presente e dell’ambiguità della nostra epoca.

 

uno degli spazi della Tiburtina che verrà allestito per Osmosis
uno degli spazi della Tiburtina che verrà allestito per Osmosis

 

Osmosis – spiegano gli studenti del Master – vuole essere un fenomeno comunicativo, un modo di artificare lo spazio in cui, da un nucleo espositivo centrale, l’energia si propaga spontaneamente tutt’intorno, così come nel processo biologico avviene lo scambio di elementi tra cellula e cellula. Il processo di osmosi culturale ha dunque inizio nella galleria centrale della stazione, precisamente da una delle bolle sospese che, in virtù di questa sua caratteristica architettonica, concretizza fisicamente gli elementi concettuali propri della mostra. L’esposizione si sviluppa attraverso le opere di un gruppo di artisti multigenerazionali e multidisciplinari, creando un percorso allestitivo segno di arte viva, ispirato dalla volontà dei curatori di innescare un meccanismo virtuoso di cui questa possa essere catalizzatrice”.

 

Il “collettivo curatoriale“: Giulia Andioni, Fiorita Antinozzi, Julia Balduini, Costanza Boriani, Davide Boselli, Emanuela Casale, Alessandro Chierchia, Claudia Ferrini, Francesca Gasbarri, Flavia Giuliani, Giada Guria, Ivan Impagliazzo, Angela La Rosa, Giulia Leone, Giulia Mariani, Maria Marzia Minelli, Alma Muratovich, Barbara Nardacchione, Chiara Ranghino, Maria Caterina Schettini.

 

La mostra è dedicata alla memoria di Carlotta Nobile, diplomata al Luiss Master of Art 2011/2012

Orari: lunedì – domenica 11.00 – 20.00. Ingresso libero

Infohttp://creative.luiss.itprogettomostra@luiss.it lma@luiss.it

 

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