MILANO. Dal 24 maggio al 21 giugno, allo Studio Museo Francesco Messina sarà in mostra “Spasibo” con scatti di Davide Monteleone, vincitore della quarta edizione del Carmignac Gestion Photojournalism Award sul tema della Cecenia.
Risultato del reportage di Davide Monteleone in Cecenia, le fotografie sono già state presentate alla Chapelle des Beaux-Arts di Parigi nel novembre 2013. Il fotografo ha soggiornato in Cecenia da dicembre 2012 ad aprile 2013 e ha scelto di illustrare il pericolo che sta correndo l’identità cecena al di là dell’apparente calma e prosperità saggiamente e furbescamente tenuta in piedi dal regime autocratico di Ramzan Kadyrov. Una selezione delle fotografie prodotte durante il reportage è stata poi pubblicata nel volume monografico Spasibo (ediz. Keherer, 164 pagine, 58 euro).
Sebbene io provenga dalla tradizionale fotografia documentaria, il mio scopo non si limita a informare, ma cerca di creare immagini che siano l’interpretazione di un’idea. Voglio che l’oggetto della mia ricerca susciti la curiosità del pubblico che quindi comincerà a porsi domande su se stesso
Davide Monteleone, classe 1974, inizia la sua carriera fotografica nel 2000, quando diventa fotoreporter per l’Agenzia Contrasto. L’anno seguente si trasferisce a Mosca, dove lavora come corrispondente estero. Questa decisione sarà fondamentale per il resto della sua carriera. Dal 2003, Monteleone vive tra l’Italia e la Russia, realizzando molteplici progetti propri. Ha pubblicato il suo primo libro Dusha, Russian Soul nel 2007, seguito da La Linea inesistente nel 2009 e da Red Thistle nel 2012. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro, tra cui alcuni World Press Photo Prize e numerose borse di studio come la borsa “Aftermath” o ancora lo European Publisher Award. Negli ultimi anni, oltre ad insegnare, ha prodotto lavori per rinomate riviste internazionali, fondazioni e istituzioni culturali, esponendo in varie parti del mondo. Dal 2011, Davide è un membro dell’agenzia VII Photo.