FIRENZE. Fino al 10 novembre alla libreria Brac appuntamento con la fotografia per la mostra orizzontale che il punto vendita dedica a Luigi Torreggiani e ai suoi luoghi carichi di suggestioni. In mostra “Moto a luogo” con scatti che attraversano Sarajevo e l’Elba, alla ricerca di memorie, emozioni esposte in 30 scatti sui tavoli della Brac.
Un luogo non è solo uno spazio fisico, definito da coordinate geografiche. Ci sono luoghi carichi di suggestioni, con propri colori, suoni, luci, storie e memorie. L’identità di un territorio, il suo spirito e l’atmosfera che lo contraddistingue, sono fattori che identificano in modo univoco ed esclusivo, quanto ed oltre gli aspetti fisici e oggettivi, un microcosmo. Luigi Torreggiani attraversa spazi diversi e lontani, vivendoli con partecipazione emotiva, empaticamente. S’immerge negli ambienti e instaura con essi uno scambio umano, vero e profondo. Ogni contesto, con i suoi abitanti, rappresenta un mondo da scoprire, perlustrare e soprattutto conoscere, comprendere e, infine, rappresentare. L’immagine non è mai manipolata, perché ciò che conta è la realtà. Torreggiani è attratto della verità delle cose, quanto dalle cose vere, autentiche e quindi speciali, irripetibili. Afferra e trasmette il genius loci, cioè l’anima di quel pezzo di terra.
Sarajevo, Trieste, Genova, Firenze, Pocitelj, l’Elba, sono mete di un moto incessante, continuo, che si nutre di racconti, memorie, sensazioni ed emozioni. Il vissuto soggettivo impressiona ogni scatto, perché l’hic et nunc è un elemento portante della visione, che influenza la forma. Il fotografo si muove con consapevolezza, sensibile a quegli aspetti del vissuto spesso tralasciati o non considerati degni di nota. Egli invece li osserva e li documenta, mettendoli in valore.
Fotografie dunque che parlano di quei luoghi, intesi e comunicati, quali ambienti gravidi di un vissuto e di una dimensione immateriale che si può avvertire, oltre lo sguardo, e immortalare in un fotogramma. A guidare la macchina sono attenzione e conoscenza, il viatico per cogliere “chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio” (Italo Calvino, Le città invisibili).
Info: www.libreriabrac.net