mostre Guidi Schoen a Mia Fair 2015
Giacomo Costa, Ground

MILANO. La galleria Guidi&Schoen dall’11 al 13 aprile partecipa a Mia Fair con il progetto a tema Expo “Produzione e pianeta” con opere di Olivo Barbieri, Giacomo Costa e Massimo Vitali.

Al centro della ricerca di Giacomo Costa troviamo il paesaggio, il rapporto tra l’uomo, nel suo agire, e la natura. La ricerca di Costa nasce dall’urgenza di riflettere sul significato dell’interazione tra uomo e ambiente, non solo alla ricerca di nuove tecnologie sostenibili in grado di risolvere i problemi conseguenti a uno sviluppo avido di risorse, ma piuttosto nel formulare una nuova idea di stile di vita e di sviluppo. Il risultato di quest’indagine è stato tradotto dall’artista con immagini di enormi cantieri dove le architetture sembravano crescere fino a conquistare il mondo, soffocando completamente l’ambiente circostante.

 

Massimo Vitali, Viare#107A4
Massimo Vitali, Viareggio no sun

 

Il lavoro di Massimo Vitali, invece, è il risultato di un processo complesso che va dalla scelta di luoghi che funzionano da centri di aggregazione sociale, all’adozione di un punto di vista rialzato che produce un apparente distacco dai soggetti ripresi, all’inquadratura a distanza ma capace di cogliere perfino i minimi dettagli, alla ripetizione o scomposizione in serie della scena, alle disposizione delle immagini come elementi di comprensione dello spazio in cui vengono esposte. La proliferazione di azioni che si svolgono su piani differenti in una stessa immagine, senza bisogno di interventi dell’artista sul soggetto, fanno assumere all’opera molteplici possibilità di lettura. Scopriamo così una realtà che non abbiamo mai visto come tale.

 

Olivo Barbieri, DOLOM#107A2
Olivo Barbieri, DOLOMITES PROJECT 2010

 

Olivo Barbieri, infine, concentra la sua ricerca sulle città. All’inizio focalizza la sua attenzione sull’illuminazione artificiale nella città europea e orientale poi dalla metà degli anni Novanta adotta una nuova tecnica fotografica, che gli permette di mantenere a fuoco solo alcuni punti dell’immagine: i paesaggi rappresentati, spesso dall’elicottero, appaiono così come dei plastici, delle sorprendenti e stranianti visioni. Nel 2003 inizia il progetto site specific_ che coinvolge diverse città tra cui Roma, Torino, Montreal, Amman, Las Vegas, Los Angeles, Shanghai, Siviglia, New York, San Francisco, Brasilia, Bangkok, Detroit, Chicago, Rio de Janeiro, Mexico City.