VOLTERRA. Alla pinacoteca civica i maestri convivono e dialogano tra loro: da una parte Pier Paolo Pasolini, regista e poeta nel cui pensiero dominano i corpi e i luoghi del mondo popolare; dallʼaltra Terry OʼNeill, uno dei più grandi fotografi del ʻ900, che attraverso il suo obiettivo ha immortalato le grandi star dagli anni ʼ60 in poi. La mostra che racchiude il tutto è “Icone!” in mostra fino al 31 dicembre.

 

 

BM7C9766
una foto dell’esposizione (ph. ufficio stampa)

 

 

Pier Paolo Pasolini: il cinema in forma di poesia“, a cura di Sergio Anelli, mostra la drammatica fisicità delle immagini di scena di Pasolini, da “Vita violenta” a “Accattone”, fino alle immagini fantastiche e tragicamente colorate di “Salò o le 120 giornate di Sodoma.”

In mostra decine di fotografie provenienti dal Museo Nazionale del Cinema di Torino per raccontare il genio del grande artista, scomparso nel 1975. La mostra, attraverso una significativa e preziosa sequenza di fotografie di scena, compenetrate con un testo di indagine interiore sul regista, si articola poi sui vari momenti della vita e della poetica filmica di Pasolini.

 

 

La rassegna scopre e ricostruisce, con analisi appassionata, il tormentato percorso dellʼavventura unica e premonitrice dello scrittore: dallʼimmersione nella realtà delle borgate alla rivisitazione dei classici e, in ultimo, allʼurlo disperato nella violenta e crudele allegoria di “Salò”. Nelle fotografie di scena, si può sentire la forza della poetica pasoliniana, che racconta del sottoproletariato e della contrapposizione al mondo borghese imperversante allʼepoca, nonché del linguaggio usato dal poeta, destinato a fare scuola e a divenire una delle tappe fondamentali della cultura del ʻ900 per il nostro Paese e non solo.

 

Infowww.rossofiorentinovolterra.it