MILANO. New York, luogo simbolo e mecca culturale degli appassionati di hip-hop, laboratorio espressivo e teatro della Storia. Frankie hi-nrg mc vi ha trascorso 6 settimane, esplorandone il tessuto urbano e umano, raccontandone i contrasti e i paradossi attraverso vari linguaggi, tra cui quello fotografico e reduce dal successo di “Bilingual”, all’Hunter College e il Piccolo Café di New York, Frankie hi-nrg mc debutta anche in Italia con una mostra fotografica che aprirà i battenti a Milano il 3 dicembre allo Spazio 22.

 

Frankie hi-nrg mc.  foto di Carolina Galbignani
Frankie hi-nrg mc. foto di Carolina Galbignani

 

Frankie hi-nrg mc con il suo progetto fotografico dal titolo “METRAPOLIS”, neologismo che sintetizza la doppia natura di città ideale e trappola, ci restituisce una personale visione di New York, un’osservazione critica e nuova di una delle città più fotogeniche. Con i suoi scatti ci accompagna a scoprire la natura ambigua di questa grande città, in eterna contraddizione tra espressione e schematismo, tra indipendenza e costrizione.

Le fotografie che Frankie hi-nrg mc presenta al pubblico milanese mostrano situazioni in cui i soggetti ritratti sembrano esprimersi “liberamente” all’interno di una gabbia che li imprigiona, ma che non sembra soffocarli. Quello della libertà concessa “entro certi limiti” è il vero tema del lavoro, interamente pensato e realizzato con Fujifilm X-T1 e X-T10, una presenza non ingombrante, non invasiva nei confronti del soggetto ritratto, dello spazio altrui; fotocamere discrete e compatte che lasciano al fotografo la massima spontaneità nello scatto e nella scena fotografata.

 

Transit to Jamaica
Transit to Jamaica

 

Fujifilm Italia ha accolto il progetto “METRAPOLIS” con entusiasmo e facendosi promotrice della mostra con l’intento di incentivare la cultura fotografica, sostenendola e diffondendola nei modi e luoghi opportuni, proprio perché il pensiero di un autore si svela apertamente, una foto è un momento comunicativo ed evocativo, in cui il fotografo intesse un dialogo con il suo pubblico.

Frankie hi-nrg mc non è nuovo alla passione per l’immagine, scattò la sua prima foto quando aveva 3 anni con una Polaroid: da allora ha sempre utilizzato l’arte della fotografia per arricchire il suo talento nel comunicare. Si definisce “diversamente fotografo”, rifugge dal termine professionista, ma il suo modo di fare fotografia è consapevole della potenza espressiva di un’immagine; la resa fotografica è matura con una scelta ben precisa nei suoi lavori, definito un tema lo declina in tante espressività, passando da una foto di ritratto, di street, di panorama, di spazi architettonici. Ogni sua fotografia, di cui ne è il regista, è una storia scritta con un click e destinata alla lettura e critica del pubblico.

 

Frankie hi-nrg mc. foto di Carolina Galbignani
Frankie hi-nrg mc. foto di Carolina Galbignani

 

F.D.U.S.A.T.M.N.T.N.Y.
F.D.U.S.A.T.M.N.T.N.Y.

 

SGUARDO A SCATTO FISSO di Gianluca Marziani

Un rettangolo di luce si apre nel nero. Azzurro del cielo. L’angolo di un palazzo. 

Eccolo, intro fotografico che è portale d’ingresso e varco d’uscita dello sguardo urbano: prologo ed epilogo di un camminare a scatto fisso, seguendo l’andamento connettivo dello sguardo anteriore e posteriore, tra accelerazione e frenata improvvisa, tra l’ovvietà del paesaggio e l’improvvisa anomalia scenica… verso quel dettaglio che stoppa, come una schermata gif, la ruota ciclistica dell’occhio. Avanzamento, scatto, bloccaggio, disvelamento: l’aerobica del nuovo tempo fotografico somiglia alle biciclette che saettano tra le avenue newyorkesi, a quel movimento meccanico in cui rapidità e sapienza combaciano. Anche l’occhio agisce dentro un frangente mobile, captando linee connettive di una metropoli che si confessa nella facciata cieca di un building, nella recinzione di un campo da basket, nelle attese sotterranee, nel kitsch medioborghese, nel muro pittorico… velocità, pericolo improvviso e bellezza inaspettata, così le immagini somigliano al ritmo cinetico dei biker in stile parkour, così il nostro sguardo capta la radice contemporanea di un archetipo sociale tra libertà e allerta costante. Frankie osserva gli Stati Uniti con il rigore lessicale delle sue scale ritmiche e la densità morale dei suoi testi. Le foto somigliano letteralmente ai brani di un suo plausibile concept album dentro la vertigine del sisma interrazziale. La costruzione, come nel miglior hip hop futuristico, ha geometrie dalle fenditure spigolose, duetta con la messa a fuoco, rompe la radice prospettica per favorire angoli e interstizi fisici. Esiste, al dunque, un claim visivo che ha la natura dei climax sonori di Frankie hi-nrg mc: si tratta di una vertigine sospesa, un dilemma sottotraccia, una distorsione del suono urbano. Ogni foto è architettura di luce, perimetrazione del flusso anonimo; ogni immagine come messa in scena del reale spontaneo, una strofa implosiva tra il pop congenito e la dissonanza digitale del XXI secolo.

 

Going Nuts
Going Nuts

METRAPOLIS.

Dove: Spazio 22, viale Sabotino 22, Milano

Quando: dal 3 dicembre 2015 al 11 gennaio 2016

Orari: 11-13 e 14-19 dal martedì al venerdì, 15-19 sabato

Infowww.spazio22.com