NAPOLI. Partirà da Napoli, il 31 maggio, “Mediterraneo: fotografie tra terre e mare”, la rassegna annuale di fotografia che parla del Mediterraneo attraverso l’attualità, la cultura e la società. La città ospiterà le tre sezioni dell’edizione 2016 di “Mediterraneo: fotografie tra terre e mare” tra cui la seconda edizione di “Sguardo di Donne sulle Donne del Mediterraneo” dedicata alle sole fotografe e che ha trovato un largo consenso già nell’edizione 2015. La rassegna si sposterà poi a Roma e a Venezia.

 

 

 

 

Napoli accoglierà 160 fotografie di 15 fotografi provenienti da tutta Italia dislocate nelle sedi dell’Accademia di Belle Arti, dell’Archivio di Stato di Napoli, della Biblioteca Nazionale e del Pan. La rassegna si sposterà, a Roma il 16 giugno per la presentazione dell’edizione 2016 di “Mediterraneo: fotografie tra terre e mare” alla sede di UNIMED, Unione delle Università del Mediterraneo. Presentazione che avvierà un convegno sul tema “Il fattore femminile come componente essenziale dei processi di evoluzione culturale e sociale” all’interno del quale si produrranno una serie di riflessioni trasversali che vedono il coinvolgimento dell’Unimed, della Sapienza Università di Roma, di Arabpress e altre istituzioni.

A conclusione del convegno, nella sede di Le Artigiane-Galleria Roma sarà inaugurata la mostra “Sguardo di Donne sulle Donne del Mediterraneo“. A fine giugno, l’esposizione dei progetti selezionati per il Premio Mediterraneo 2016 sarà poi portata a Venezia. Gli eventi organizzati nell’ambito di “Mediterraneo: fotografie tra terre e mare” edizione 2016, si concluderanno il 14 e il 15 luglio a Napoli dove Cesura, il gruppo di giovani reporter indipendenti, svolgerà il workshop “put yourself in the situation”, corso per giovani reporter in territorio di conflitto. Gabriele Micalizzi, fotoreporter, e fondatore di CesuraLab sotto la direzione artistica di Alex Majoli, darà una serie di nozioni pratiche e operative per organizzare un reportage in zone di conflitto.

 

 

 

Nata nel 2012, la rassegna “Mediterraneo: fotografie tra terre e mare”, che si svolge tra la metà di maggio e metà luglio, coinvolge più di una città all’interno del cui tessuto urbano una serie di spazi accolgono le mostre dei fotografi selezionati attraverso i bandi. I percorsi espositivi interni alle città mettono insieme strutture con rilevanza storico- architettonica e strutture invece contemporanee. Dunque la finalità della rassegna non risulta essere solo quella dei dialoghi tra la fotografia e la cultura, tra differenti generi della fotografia e tra generazioni di fotografi, ma anche dei dialoghi a favore della valorizzazione del patrimonio storico-architettonico. Il focus resta la fotografia come visione, sguardo, attraverso cui osservare e conoscere altre culture, l’altro da se.

Il cuore della rassegna, dunque, promossa da “Lo Cunto” Associazione di Promozione Sociale, resta la fotografia e l’arte in quanto l’arte fornisce un contributo essenziale alla interazione tra culture. La fotografia come espressione artistica, concorre a veicolare maggior conoscenza e la conoscenza facilita la socialità. Il Mediterraneo è un’area di mediazione che ha realizzato fin dall’antichità un laboratorio di intrecci culturali ed artistici, che ha prodotto e suggerito linee di sviluppo singolari tanto quanto motivi di attrito elevando quest’area a “sperimentale” luogo di relazioni dove le culture e le arti coesistono, dialogano, si contaminano. Il Mediterraneo è il territorio ideale da raccontare, da conoscere, da scoprire e svelare, nonostante la sua storicità, attraverso cui interagire perché molteplice e allo stesso tempo nuovo. E quale media, mediatore e comunicatore, migliore della fotografia per agire questa socialità?

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