Citofonare CG. I ritratti di artisti di Francesca Calvaresi in mostra a Bologna

Francesca Calvaresi
ph Francesca Calvaresi

BOLOGNA. Da sabato 29 ottobre Spazio Labo’ – Centro di fotografia ospiterà la mostra “Citofonare CG. Ritratti di artisti in un interno” di Francesca Calvaresi e a cura di Antonio Grulli, per Archivio Aperto 2016, nona edizione della manifestazione “vetrina” delle attività di Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia.

Una casa e gli ospiti che l’hanno visitata, fotografati da due vecchie macchine polaroid. Tra questi molte personalità della comunità artistica di Bologna ma non solo, i cui ritratti saranno esposti in mostra. Dal trasloco – nel 2011 – a oggi, la selezione di un piccolo archivio che continuerà a crescere finché gli amici avranno voglia di passare per un caffè.

 

“Il progetto è composto da un insieme di fotografie Polaroid scattate con due vecchie macchine fotografiche, utilizzando pellicola Impossible. Le immagini sono tutte state realizzate da Francesca Calvaresi all’interno della sua abitazione nel centro di Bologna. Le prime risalgono al momento del suo trasferimento nella nuova casa a fine 2010, ma il progetto è ancora in progress. La casa è il primo dei limiti che caratterizza il corpus di fotografie, essendo state scattate esclusivamente in queste stanze e solamente a persone con cui esiste un legame di affetto e amicizia. L’idea di presentarle in un contesto pubblico e di realizzare una pubblicazione nasce dal fatto che buona parte dei soggetti ritratti in queste foto sono personalità attive della comunità artistica e del mondo della cultura italiana di questi ultimi anni, visto che la casa in questione è anche il luogo dove io vivo e lavoro. Ci siamo così accorti dopo alcuni anni, in cui il tutto era vissuto come una necessità privata, che si era costituito uno spaccato del mondo della cultura di oggi che poteva essere interessante non solo per noi ma anche per un pubblico più vasto. Purtroppo negli ultimi anni mi sembra si sia persa l’abitudine di alcuni fotografi, ancora forte fino agli anni ottanta, di farsi compagni di strada dei colleghi artisti e di documentare la loro vita. La nostra generazione rischia di lasciare molto poco al futuro di quella vita all’interno della quale vengono prodotte le opere d’arte, e di quei legami comunitari, veri, reali e fisici che sono la condizione unica per poter generare lavori dotati di senso e non semplici istanze individuali. Per il mio lavoro di critico d’arte e curatore queste fotografie assumono anche un senso maggiore perché la mia pratica lavorativa è incentrata con forza, a differenza di molti miei colleghi, su legami profondi e su una certa continuità nelle collaborazioni, tentando di basare tutto quello che faccio proprio su un concetto di comunità, di una rete di sodalizi forti e quanto più duraturi, come se ogni progetto emergesse all’interno di un gruppo solido e rodato. Oltre a questi aspetti concettuali, alla sovrapposizione della camera fotografica a quella di una casa, alla coincidenza con il mio lavoro di critico, molte delle fotografie riescono a possedere un alto valore estetico e ritrattistico, essendo in grado di cogliere dettagli caratteriali salienti delle persone che hanno fatto da soggetto. Mi sembra anche questo un aspetto intrigante, capace di sollevare domande su un genere, quello del ritratto, che negli ultimi decenni in Italia è stato quasi del tutto trascurato dagli artisti”.

Antonio Grulli

 

Francesca Calvaresi è nata nelle Marche nel 1980. Vive a Bologna. Avvocato di formazione, si tiene alla larga dal Foro e si dedica al lavoro di project manager.

Antonio Grulli è nato a La Spezia nel 1979. Vive a Bologna. E’ un critico d’arte e curatore indipendente.

 

 

 

Dove: Spazio Labò centro di fotografia, Strada Maggiore 29, Bologna

Quando: dal 29 ottobre al 22 novembre 2016

Orari apertura straordinaria della mostra: domenica 30 ottobre, 14-18; lunedì 31 ottobre, 14-20.

Orari apertura dal 2 al 22 novembre 2016 (mostra chiusa martedì 1): dal martedì al venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 18 alle 19:30.

Ingresso: libero.

Info: www.spaziolabo.it