testo di Maurizio Rebuzzini
MILANO. S’intitola “Tempi Sospesi” la mostra di Andrea Boyer esposta allo Spazio Kryptos dal 17 maggio.
Quella di Andrea Boyer è una fotografia che non assolve nulla, oltre il desiderio d’autore di coinvolgere nelle proprie emozioni, di allineare l’osservatore sulla propria intenzione espressiva: raffigurativa per mandato, la fotografia è rappresentativa per intenzione d’autore, consapevole e volontaria.
Così che le sue fotografie, che si presentano con (almeno) doppio passo formale -da una parte, affascinanti composizioni ricreate; dall’altra, fittizie realtà individuate e isolate con princìpio- compongono i tratti di un unico discorso.
Sono fotografie d’arte, che evocano più di quanto mostrino, che coinvolgono più di quanto raffigurano, che scandiscono la cadenza di una rappresentazione colta. In questa luce, l’artisticità di Andrea Boyer è certificata: agisce con la fotografia, conservandone i relativi princìpi lessicali e applicando un talento a dir poco superlativo.
Fotografia è (anche) luce, composizione, inquadratura, prospettiva e punto di vista. Elementi che l’autore controlla e domina, per approdare alla propria riflessione, verso la quale invita e sollecita l’osservatore.
Attenzione e in ripetizione dovuta: quella di Andrea Boyer è fotografia, non altro. È fotografia che si indirizza al cuore di ciascuno di noi, affinché le commozioni individuali proseguano verso la mente. Oppure, e con tragitto inverso, secondo disposizioni proprie (nell’equilibrio tra irrazionale e razionale, in doppio senso di marcia), è fotografia che si indirizza alla mente di ciascuno di noi, affinché le palpitazioni individuali proseguano verso la il cuore.
Andrea Boyer (Milano, 1956) è un professionista che spazia dalla moda all’architettura, dalla sala di posa all’osservazione della vita nel proprio svolgersi.
La sua personalità fotografica si basa soprattutto su una solida educazione artistica attraverso la quale frequenta anche l’espressione pittorica (olio, matita e grafica).
La mostra fa parte del circuito espositivo Photofestival 2017
Andrea Boyer. Tempi sospesi
a cura di Filippo RebuzziniDove: Spazio Kryptos, via Panfilo Castaldi 26, Milano
Quando: dal 17 al 26 maggio 2017
Orari: lunedì – venerdì, 15.30 – 19.00
Info: www.kryptosmateria.it|