REGGIO EMILIA. Mistero poetico, rinuncia alle parole e al rumore. E’ questo il filo conduttore di ‘A Po‘, la mostra che porterà una rapsodia in bianco del fotografo reggiano Riccardo Varini alla casa di cura privata polispecialistica Villa Verde, dal 9 febbraio al 9 marzo.

 

Riccardo Varini, fiume Po
Riccardo Varini, fiume Po

 

L’esposizione dedicata al fiume Po, è promossa dalla casa di cura e dal circolo degli Artisti di Reggio Emilia, in collaborazione con l’associazione culturale ARTyou, e porterà nella sala esagono al terzo piano della struttura, una ventina di fotografie realizzate dal 1979 ad oggi, stampate personalmente dall’autore su carta cotone.  

 

Riccardo Varini, Po
Riccardo Varini, fiume Po

 

In mostra una selezione di paesaggi chiari: fotografie sovraesposte che diventano palcoscenico dell’Assenza, eco di quella pittura “chiarista” di matrice lombarda ricorrente nelle scelte mature di Gino Gandini, al quale l’autore riconosce un debito estetico e formale. 

 

 

 

Riccardo Varini nasce nel 1957 a Reggio Emilia. Fondamentali nel suo percorso sono Luigi Ghirri (1984) e il “chiarismo” della scuola di Guidi e Morandi. Nel 2006 fonda a Reggio Emilia una galleria dedicata esclusivamente alla fotografia, luogo d’incontro e formazione, dove tiene corsi di composizione e comunicazione. Nel 2007 le sue opere sono archiviate da Arturo Carlo Quintavalle presso il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, fra i grandi nomi della fotografia italiana. Nel 2009 espone nell’ambito di “Fotografia Europea” (Galleria Parmeggiani, Reggio Emilia, prefazione di Arturo Carlo Quintavalle) e le sue opere sono archiviate dalla Fototeca della Biblioteca Panizzi. Espone successivamente in diverse città italiane, partecipando al “MIA Fair” (Milano, 2012, 2013, 2014), con immagine su “Le Monde”, e a “Photissima” (Torino, 2013). Le sue opere sono raccolte nei libri “Silenzi” (Meridiana, 2008, prefazione di Arturo Carlo Quintavalle), “Luoghi Comuni” (AbaoAQu, 2013, testi di Pierluigi Tedeschi ed Emanuele Ferrari), “Da Mare a Mare” (NFC Edizioni, Rimini, 2013, testi di Alessandra Bigi Iotti e Giulio Zavatta). Realizza, inoltre, vari libri d’artista in collaborazione con Toni Contiero. Nel 2013 partecipa al simposio su Luigi Ghirri organizzato dalla British School di Roma. Nel 2014 esce la sua monografia, curata da Arturo Carlo Quintavalle per Skira. Dalla collaborazione con diverse gallerie, nascono mostre internazionali a Berlino, Monaco, Montecarlo, Parigi e Tokio. Nel 2016 si dedica maggiormente ai suoi seminari, tenendo mostre alla Reggia di Colorno (PR) e ai Chiostri di San Domenico a Reggio Emilia.