Venerdì 12 luglio, alla galleria studiofaganel di Gorizia e al Kinemax di Gorizia, s’inaugura l’esposizione “Casa Azul” di Giulia Iacolutti, in collaborazione con il Premio alla sceneggiatura Sergio Amidei.
![fotografia mostra giulia iacolutti gorizia](https://www.themammothreflex.com/wp-content/uploads/2019/07/casa-azul_giulia-iacolutti-foto-mostra-gorizia--1024x990.jpg)
Il progetto
Casa Azul è il racconto fotografico della vita di cinque donne trans imprigionate in uno dei penitenziari maschili di Città del Messico.
L’indagine sociologica dell’argomento sviluppata dall’autrice è il percorso interiore d’identità, tra l’essere imprigionato in un corpo che non possiede le caratteristiche volute dalle singole protagoniste e le pratiche corporali delle stesse, le cui figure sono considerate doppiamente indegne sia per la loro identità sia per la condizione d’isolamento.
La loro prigionia, obbligatoria ed esistenziale, è determinata oltretutto dagli abiti blu che sono costrette ad indossare come tutti i detenuti del penitenziario.
Le donne chiamano la prigione “la casa blu”, riferendosi in modo ambivalente al peso coercitivo di “vivere” in corpi maschili indesiderati.
In un carcere maschile è proibito avere oggetti femminili: le detenute riescono attraverso la corruzione a contrabbandare alcuni pochi oggetti che diventano simboli della loro resistenza identitaria contro un ambiente che ordina loro la mascolinità.
![fotografia mostra giulia iacolutti gorizia](https://www.themammothreflex.com/wp-content/uploads/2019/07/casa-azul_giulia-iacolutti-mostra-forizia.jpg)
Blu vs Rosa
La Iacolutti trova un manuale di biologia degli anni ’90, in un’aula della prigione, che la porta a sviluppare un’analogia con le scienze biologiche che riconoscono la cellula come l’unità base della vita. Il processo generale di colorazione con ematossilina ed eosina usata in istologia rende i campioni di tessuto di colore rosa.
L’abbinamento delle immagini è ambivalente come il racconto: vicino a fotografie stampate in cianotipia – un’antica tecnica di stampa, caratterizzata dal colore blu di Prussia – sono combinate delle fotografie al microscopio di cellule prostatiche sane trattate in colore rosa.
Il significato di questa scelta è un’allegoria. L’autrice ha voluto utilizzare il blu per rappresentare l’apparenza, l’identità imposta ed il rosa per richiamare l’anima interiore, l’esistenza e l’autodeterminazione.
Casa Azul racconta il binario, l’eterna lotta che queste persone fronteggiano ogni giorno per essere quello che sono: donne.
![libro casa azul giulia iacolutti](https://www.themammothreflex.com/wp-content/uploads/2019/07/casa-azul_giulia-iacolutti-libro-1024x683.jpg)
Il libro
La mostra presenta le fotografie del progetto Casa Azul e il libro pubblicato grazie ad una coedizione italo-francese con le case editrici studiofaganel editore e the(M)éditions.
![fotografia mostra giulia iacolutti gorizia](https://www.themammothreflex.com/wp-content/uploads/2019/07/casa-azul_giulia-iacolutti-1-1-704x1024.jpg)
Casa Azul | |
Dove | studiofaganel, viale XXIV maggio 15/c, Gorizia Palazzo del Cinema/Hiša Filma- Kinemax Piazza della Vittoria, 41, Gorizia |
Quando | dal 12 luglio al 13 settembre 2019 |
Orari | galleria |
Ingresso | libero |
Info | studiofaganel.com |