Al centro della mostra di Paolo Brillo a Milano ci sono musica e fotografia. Stolen Moments. Bob Dylan and other music icons, a cura di Luca Beatrice, è infatti un’esposizione che racconta, in oltre 30 anni, i live del cantautore e musicista statunitense Bob Dylan. La mostra proseguirà fino al 20 maggio alla galleria Antonio Colombo Arte Contemporanea.

Gli scatti di Paolo Brillo rubati a Bob Dylan
Il racconto visivo proposto da Paolo Brillo è, di fatto, l’unione di due fortissime passioni che l’autore coltiva da giovane età: la fotografia e i concerti dal vivo.
La genesi di tutto è da rimandare al primo concerto di Bob Dylan all’Arena di Verona nel 1984. Una data importante che coincide con l’uscita di Infidels (1983), suo ventiduesimo album in studio, co-prodotto con Mark Knopfler. Una ripresa alla musica laica dopo la conversione al Cristianesimo e tre album evangelici e Gospel. Brillo seguì i concerti di Dylan nell’immane impresa del Never Ending Tour.
Fotografo non professionista, Brillo non poteva chiedere nessun pass: ad ogni modo, gli sarebbe stato negato dallo stesso entourage del cantautore, che non ama essere ripreso in concerto. Dunque, ha escogitato una strategia particolare per riuscire a fotografare Bob Dylan.
Decise di smontare, nascondere e rimontare la sua macchina fotografica. Una piccola impresa di cui parla il curatore: “Brillo ha diviso la macchina fotografica a pezzi, la nasconde – qualche volta persino nelle mutande – per poi confondersi tra la folla, guadagnando le prime file e scattare, anzi rubare gli scatti”. L’effetto estetico è quello di attimi rubati proposti con uno stile di assoluto realismo, senza alcuna finzione e manipolazione.
I migliori scatti? Per Brillo sono quelli ripresi verso la conclusione della performance musicale, quando anche la tensione del cantante, probabilmente, si allenta.

No Such Thing As Forever: 30 anni di concerti in un libro
Una selezione di 250 foto realizzate in trent’anni di concerti, dal 1989 al 2019, è diventata pubblicazione illustrata nel volume dal titolo No Such Thing As Forever con edizione Red Planet Books. Le foto ci immergono nello spettacolo: un vero viaggio nel tempo, dai concerti più vecchi a quelli più recenti.
Bob Dylan nella prima fotografia non ha neppure cinquant’anni: i capelli bruni sono foltissimi. Nell’ultima serie, invece, all’Hyde Park di Londra, possiamo vedere un Bob Dylan più maturo, con il viso solcato dalle rughe in cui si può intravedere persino a un mezzo sorriso. La sequenza fotografica mette in luce la passione e il culto di Brillo nei confronti del musicista, e ne mostra la tenacia con cui ha inseguito Bob Dylan dal vivo cogliendo e restituendo allo spettatore ritratti unici.

Oltre a Bob Dylan
Accanto ai 25 greatest hits dylaniane, Brillo offre anche una serie di scatti dedicati ad altre superstar del rock, immortalate in centinaia di diversi concerti. Tra questi: Keith Richards e Neil Young, Leonard Cohen, Patti Smith, Eric Clapton e Jeff Beck.
Un’esposizione che ribadisce anche la mission della Galleria Antonio Colombo di Milano che, con la commistione di generi e linguaggi, desidera fermare momenti di importanza culturale vitali come formazione delle nuove generazione. Un passato che diventa necessario mantenere in vita e in particolare modo la musica rock, poiché espressione che incarnava la volontà, per quanto utopistica, di cambiare il mondo.
Paolo Brillo. Stolen Moments. Bob Dylan and other music icons | |
Dove | Antonio Colombo Arte Contemporanea, via Solferino 44,Milano |
Quando | Fino al 20 maggio 2023 |
Orari | Da martedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Sabato dalle 15 alle 19. |
Ingresso | Gratuito |
Info | https://colomboarte.com |