Nel segno del rock: Paolo Brillo e i suoi scatti rubati a Bob Dylan

-

Al centro della mostra di Paolo Brillo a Milano ci sono musica e fotografia. Stolen Moments. Bob Dylan and other music icons, a cura di Luca Beatrice, è infatti un’esposizione che racconta, in oltre 30 anni, i live del cantautore e musicista statunitense Bob Dylan. La mostra proseguirà fino al 20 maggio alla galleria Antonio Colombo Arte Contemporanea.

Paolo Brillo, Bob Dylan, Verona 27.4.2018, stampa a getto di inchiostro su carta fine art, 2018-2023, cm 40x40
Paolo Brillo, Bob Dylan, Verona 27.4.2018, stampa a getto di inchiostro su carta fine art, 2018-2023, cm 40×40

Gli scatti di Paolo Brillo rubati a Bob Dylan

Il racconto visivo proposto da Paolo Brillo è, di fatto, l’unione di due fortissime passioni che l’autore coltiva da giovane età: la fotografia e i concerti dal vivo.

La genesi di tutto è da rimandare al primo concerto di Bob Dylan all’Arena di Verona nel 1984. Una data importante che coincide con l’uscita di Infidels (1983), suo ventiduesimo album in studio, co-prodotto con Mark Knopfler. Una ripresa alla musica laica dopo la conversione al Cristianesimo e tre album evangelici e Gospel. Brillo seguì i concerti di Dylan nell’immane impresa del Never Ending Tour.

Fotografo non professionista, Brillo non poteva chiedere nessun pass: ad ogni modo, gli sarebbe stato negato dallo stesso entourage del cantautore, che non ama essere ripreso in concerto. Dunque, ha escogitato una strategia particolare per riuscire a fotografare Bob Dylan.

Decise di smontare, nascondere e rimontare la sua macchina fotografica. Una piccola impresa di cui parla il curatore: “Brillo ha diviso la macchina fotografica a pezzi, la nasconde – qualche volta persino nelle mutande – per poi confondersi tra la folla, guadagnando le prime file e scattare, anzi rubare gli scatti”. L’effetto estetico è quello di attimi rubati proposti con uno stile di assoluto realismo, senza alcuna finzione e manipolazione.

I migliori scatti? Per Brillo sono quelli ripresi verso la conclusione della performance musicale, quando anche la tensione del cantante, probabilmente, si allenta.

Paolo Brillo, Bob Dylan, London 22.10.2015, stampa a getto di inchiostro su carta fine art, 2015-2023, cm 40x60
Paolo Brillo, Bob Dylan, London 22.10.2015, stampa a getto di inchiostro su carta fine art, 2015-2023, cm 40×60

No Such Thing As Forever: 30 anni di concerti in un libro

Una selezione di 250 foto realizzate in trent’anni di concerti, dal 1989 al 2019, è diventata pubblicazione illustrata nel volume dal titolo No Such Thing As Forever con edizione Red Planet Books. Le foto ci immergono nello spettacolo: un vero viaggio nel tempo, dai concerti più vecchi a quelli più recenti.

Bob Dylan nella prima fotografia non ha neppure cinquant’anni: i capelli bruni sono foltissimi. Nell’ultima serie, invece, all’Hyde Park di Londra, possiamo vedere un Bob Dylan più maturo, con il viso solcato dalle rughe in cui si può intravedere persino a un mezzo sorriso. La sequenza fotografica mette in luce la passione e il culto di Brillo nei confronti del musicista, e ne mostra la tenacia con cui ha inseguito Bob Dylan dal vivo cogliendo e restituendo allo spettatore ritratti unici.

Paolo Brillo, Iggy Pop, London 13.5.2016,stampa a getto di inchiostro su carta fine art, 2016-2023, cm 30x45
Paolo Brillo, Iggy Pop, London 13.5.2016,stampa a getto di inchiostro su carta fine art, 2016-2023, cm 30×45

Oltre a Bob Dylan

Accanto ai 25 greatest hits dylaniane, Brillo offre anche una serie di scatti dedicati ad altre superstar del rock, immortalate in centinaia di diversi concerti. Tra questi: Keith Richards e Neil Young, Leonard Cohen, Patti Smith, Eric Clapton e Jeff Beck.

Un’esposizione che ribadisce anche la mission della Galleria Antonio Colombo di Milano che, con la commistione di generi e linguaggi, desidera fermare momenti di importanza culturale vitali come formazione delle nuove generazione. Un passato che diventa necessario mantenere in vita e in particolare modo la musica rock, poiché espressione che incarnava la volontà, per quanto utopistica, di cambiare il mondo.

Paolo Brillo. Stolen Moments. Bob Dylan and other music icons
DoveAntonio Colombo Arte Contemporanea, via Solferino 44,Milano
QuandoFino al 20 maggio 2023
OrariDa martedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Sabato dalle 15 alle 19.
IngressoGratuito
Infohttps://colomboarte.com
Terry Peterle
Terry Peterle
Nell’ambito della fotografia il suo interesse e i suoi studi si sono rivolti prevalentemente nella cultura e linguaggio fotografico, e con particolare interesse segue lo sviluppo e le diramazioni dello stesso nella fotografia attuale.

Ultimi articoli

I “lampi di genio” di Philippe Halsman a Milano

Cerchi mostre in Lombardia? Fino al 1° settembre puoi vedere "Lampo di genio" con fotografie di Philippe Halsman. La...

Mostre ed eventi: tutta la bellezza di Fotografia Europea 2024

È ormai tutto pronto per la nuova edizione di Fotografia Europea 2024 a Reggio Emilia. Il festival fotografico, ormai...

Cosa vedere alla Biennale della Fotografia Femminile di Mantova?

Giunta alla terza edizione, la Biennale della Fotografia Femminile di Mantova per il 2024 si trasformerà per un mese...

You might also like
- potrebbero interessarti -