Vis-à-vis: i ritratti “in gesso” di Luigi Spina su opere di Tenerani

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La mostra VIS-À-VIS. Tenerani Spina. Dialogo in immagini al Museo di Roma a Palazzo Braschi presenta 25 ritratti in gesso di Pietro Tenerani, uno dei più significativi scultori dell’Ottocento italiano, riletti da Luigi Spina, grande interprete della fotografia d’arte contemporanea.

La mostra proseguirà fino al 12 novembre.

Poeta Orazio Carnevalini © Luigi Spina
Poeta Orazio Carnevalini © Luigi Spina

Una mostra dove fotografia e scultura dialogano insieme

Le fotografie di Spina consentono di ammirare in maniera inedita le sculture di Tenerani, in molti casi mai esposte in precedenza. Le foto di Spina – un dittico per ciascun ritratto – sono realizzate su pellicola in bianco e nero e stampate personalmente. Sono pensate per mettere in luce dettagli che a volte sfuggono anche agli osservatori più attenti.

Un percorso tra scultura e fotografia che contribuisce alla valorizzazione di uno dei più rilevanti nuclei del Museo di Roma (la gipsoteca di Tenerani) e offre la possibilità di ammirare da vicino l’indagine fotografica di Luigi Spina. Un lavoro eseguito su ritratti di nobili, intellettuali, artisti e religiosi, tutti al centro della società romana di metà Ottocento, di cui Tenerani era esponente di primissimo piano.

I ritratti di Tenerani sono posti di fronte alle immagini di Luigi Spina, in un percorso nel quali vengono suddivisi per tematiche.

Lady Arbuthnot © Luigi Spina
Lady Arbuthnot © Luigi Spina

La collezioni Tenerani

La collezione Tenerani rappresenta uno dei nuclei più significativi del Museo di Roma. In origine era collocata nella galleria progettata da Carlo, unico figlio maschio dello scultore, in via Nazionale.

La collezione comprende modelli, bozzetti e studi, testimonianza dell’intera produzione artistica dello scultore, e va annoverata tra i maggiori esempi di raccolte di gessi dell’Ottocento insieme a quelle di Canova a Possagno e di Thorvaldsen a Copenaghen.

La mostra Vis-à-vis intende valorizzare la gipsoteca mettendo a confronto le opere dello scultore scomparso nel 1869 e del fotografo nato praticamente un secolo dopo. Due artisti accomunati dalla ricerca sulla figura umana: un dialogo tra uno scultore capace di rendere nel gesso i minimi dettagli di un volto e un fotografo in grado, attraverso la luce, di far emergere quei dettagli.

Edvige Carnevali Righetti © Luigi Spina
Edvige Carnevali Righetti © Luigi Spina

Per info sulla mostra: www.museodiroma.it

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