di Silvia Berretta
Da un lato la strada, la natura, le frontiere che passano veloci, dall’altro i pensieri, i sogni, gli stati d’animo che invece arrivano piano, nascosti, silenziosi. Arrivare nel posto più a Sud del mondo, attraverso la Patagonia e il suo deserto. Impregnarsi della polvere sollevata dal vento, ripararsi dal freddo della notte. Comprendere i ricordi, le illusioni, lasciar fluire le emozioni, sotto un cielo tanto vicino quasi da poterlo toccare. Come una fuga lontano che porta vicino, che abbatte ogni barriera e cerca forza nel profondo della vita.
Una mente annebbiata dalle illusioni è come uno specchio appannato che, una volta lucidato, rifletterà la natura essenziale dei fenomeni e il vero aspetto della realtà. Nichiren Daishonin
Silvia Berretta. Amo fotografare da sempre, lo faccio da quando, a 8 anni, mi è stata regalata la prima macchina fotografica. Nel corso degli anni ho indirizzato la mia passione verso l’espressività di quest’arte e la possibilità attraverso la fotografia di esprimere concetti, pensieri e punti di vista. Di fede buddista ne studio la filosofia e indago sulle dinamiche e le caratteristiche che la vita assume in ogni sua forma e aspetto. Faccio parte del Deaphoto staff e in particolare seguo gli studenti che frequentano i corsi base incoraggiandoli a trovare il proprio linguaggio comunicativo.